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UNA VERGOGNA POLITICA da UNA VERGOGNA POLITICA pubblicato il 8 Gennaio 2015 alle 16:37
[COLOR=darkred][SIZE=4]Asl 1, Ferri e Mugnai (FI) a Rossi: ยซAltro che attacchi personali, denunciamo una vergogna politica!ยป [/SIZE] [/COLOR] Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Rossi, a seguito del nostro commento sulle motivazioni della sentenza di assoluzione con formula piena per lโ€™ex direttore generale Antonio Delvino, sono perfettamente in linea con i suoi tentativi di questi anni di fuorviare l'attenzione dagli aspetti cruciali della vicenda del buco presso l'Asl n. 1 di Massa Carrara. Accusarci di portargli un attacco personale รจ perรฒ a questo punto la difesa disperata di chi non ha altri argomenti. รˆ davvero difficile capire cosa ci sia di personale nel chiedergli, peraltro non per la prima volta, il conto politico di fatti a lui riferiti che sono stati da noi ricostruiti fin dall'inizio come oggi sono allo stesso modo raccontati anche in una sentenza del Tribunale. รˆ infatti davvero ridicolo che egli ancora torni a nascondersi da una parte rivendicando come suo merito lโ€™attuale situazione del Servizio Sanitario Regionale, dall'altra ricordando che รจ stato lui a denunciare โ€œnon appena venuto a conoscenza che il bilancio della Asl di Massa era stato alterato intenzionalmenteโ€. Rispetto allo stato delle Aziende sanitarie toscane basti ricordare due passaggi della sentenza: quello (pag. 62) in cui si chiarisce che la ripartizione del Fondo ordinario di Gestione non rispecchiava neppure i criteri definiti dalla Legge n. 40/2005โ€ฆ, ma era motivata da scelte politiche ispirate da una logica del tutto diversa e caratterizzate dallโ€™esigenza di โ€œdare un colpettoโ€ a questo o a quellโ€™altro bilancio, opportunamente โ€œriapertiโ€ a seconda del caso; e quello (pag. 64) in cui si spiega โ€œche in tal modo la Regione Toscana, mantenendo la Sanitร  in pareggio e rimediando ai problemi di liquiditร  dellโ€™ASL di Massa con significative anticipazioni di cassa, aveva potuto mantenere al minimo le addizionali regionali, continuando a palesare lโ€™immagine di una Regione virtuosa da sfruttare sotto il profilo politico; ciรฒ era potuto avvenire anche grazie a quel sistema di vasi comunicanti segnalato dalla Commissione regionale di inchiesta, in cui vi era una sostanziale coincidenza tra controllati e controllori, tutti operanti nel perseguimento delle medesime finalitร โ€. Rispetto al suo 'atto di eroismo' nel denunciare la falsitร  dei bilanci pensiamo basti rammentare un interrogativo giร  posto piรน volte: quale valore positivo si puรฒ dare ad un simile gesto se lo si accompagna, nelle stesse ore, con la nomina di Niccolรฒ Persiani (professionista che aveva operato proprio presso l'Asl n. 1 fino a quel momento, anche occupandosi del bilancio contestato, nonchรฉ uomo del RANPC*) a tecnico deputato a condurre le verifiche a Massa coadiuvando l'appena nominato commissario? Anche su questo, inoltre, la sentenza (pag. 64) รจ lapidaria: โ€œ... era diventato inevitabile lasciare che la situazione in qualche modo emergesse, cercando di far cadere la responsabilitร  su singoli personaggi i quali, a parte la figura del rag. Giannetti, evidentemente, non potevano che essere estranei a quel sistema perchรฉ, non conoscendolo, non avrebbero potuto spiegarlo alle autoritร  inquirenti ...โ€. A prescindere dalle implicazioni giudiziarie, che ai sottoscritti proprio non interessano, nรฉ spettano, vale dunque una considerazione politica di fondo: se lโ€™attuale Servizio Sanitario Regionale รจ il risultato di oltre un decennio di falsificazioni come si puรฒ valutarlo positivamente? Se invece di ricorrere agli artifici contabili, si fosse posto in atto, giร  a partire da alcuni, un serio programma di contenimento degli altissimi costi politici del sistema (evitando gli affidamenti diretti di servizi a cooperative e lโ€™attribuzione di incarichi professionali a persone vicine al partito, insomma evitando di ingrossare il carrozzone socio-sanitario in nome della necessitร  di controllarlo politicamente in modo spasmodico), forse si sarebbe ottenuto lo stesso risultato di mantenere la Toscana tra le regioni virtuose senza infrangere sistematicamente le regole, e certamente il tutto sarebbe stato ottenuto senza raggiungere gli attuali livelli di fiscalitร  regionale e senza imporre ticket fantasiosi, quanto onerosi, che ormai pongono la Toscana ai primi posti oltre che nella graduatoria della qualitร  anche in quella del peso economico imposto ai cittadini. Presidente Rossi, almeno questa volta non banalizzi e non si nasconda: non c'รจ proprio nulla di personale, ma c'รจ davvero tanto, tanto, di politico!
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