[COLOR=darkred][SIZE=4]ADDIO ALLA ZECCA DI MARCIANA: IL RUZZOLONE DEI TUTTOLOGI [/SIZE] [/COLOR]
Zecca di Marciana addio โฆ che ruzzoloneโฆ che figura โฆ
Come volevasi dimostrare, il cosiddetto ipogeo di Marciana non รจ una zecca. Dopo lโaccurato sopralluogo (cโeravamo io e Alessandro Pastorelli per conto dellโAssociazione โIlva-Isola dโElbaโ) effettuato da funzionari della Soprintendenza pisana; dopo i successivi studi accurati da loro compiuti sul problema; dopo lโaltrettanto scrupolosa relazione scientifica firmata dal Soprintendente per i Beni architettonici e Artistici di Pisa e Livorno; dopo che una dietro lโaltra sono saltate perchรฉ assai poco credibili tutte le altre supposizioni, mi pare che non ci siano piรน dubbi: siamo di fronte a unโ eclatante tomba sotterranea etrusca.
Ritorniamo sulla notizia per dovere di cronaca, ma di fatto si tratta di una non-notizia perchรฉ come stessero in realtร le cose (monumento funerario di epoca etrusca e non zecca) lo si sapeva giร un anno e mezzo fa, quando i professori Michelangelo Zecchini e Giuseppe Centauro (e poi tutta lโAssociazione โIlva-Isola dElbaโ) lo avevano affermato senza mezzi termini. Il primo รจ un noto archeologo (elbano, e ne siamo orgogliosi!) che di siti etruschi ne ha scavati a decine, il secondo รจ un docente universitario (innamorato dellโElba, e ne siamo altrettanto fieri!) che per professione restaura anche le architetture etrusche. A sostenere lโipotesi zecca, invece, cโerano persone che fanno tuttโaltro mestiere, convinte probabilmente che la tuttologia sia la scienza del momento. Con un poโ di umiltร e di conoscenza dei propri limiti, i Signori della zecca di Marciana avrebbero potuto evitare un tramonto nero (da figuraccia).
Solo molto tardi รจ intervenuta, insieme alla consorella pisana, la soprintendenza archeologica con la funzionaria di zona Lorella Alderighi, la quale ha preferito scorgere nellโipogeo unโantica cella frigorifera o una cisterna; ma tali interpretazioni โ a quanto pare un poโ azzardate - sono state respinte dagli studiosi della disciplina.
Il nostro rapporto con i beni archeologici รจ davvero singolare: siamo pronti a esaltarci se dalla terra emergono due pezzi di dolio, cocci; viceversa, quando abbiamo di fronte un monumento etrusco da far invidia, ne minimizziamo lโimportanza e manca poco che lapidiamo chi lโha scoperto. Poveri beni culturali โฆ
Ora ci aspettiamo che gli esperti improvvisati tornino ai loro mestieri (con la coda tra le gambe) e di questa esperienza facciano tesoro per il futuro. Al tempo stesso speriamo che il Comune di Marciana ripari gli errori commessi, prima contribuendo a risolvere i problemi di degrado dellโipogeo etrusco e poi, sepolta la brutta pagina della zecca, lo valorizzi per quello che realmente รจ.
F. P.