[COLOR=darkblue][SIZE=4]Perché' la Politica è' importante: la retorica della Antipolitica [/SIZE] [/COLOR]
Prendo spunto da un intervento dell'amico Renzo Sanguinetti su un Forum dedicato al Comune di Rio Marina , nato recentemente con l'intento di sondare l'umore dei cittadini Riesi alla sperabile, io dico auspicabile, possibilità' di arrivare ad una Fusione dei due Comuni di Rio Marina e di Rio Elba.
Rispondendo ad un membro del Gruppo ( con passate esperienze politiche ) che criticava pesantemente l'entrata in campo ( nel Forum ) dei Partiti Politici , arrivando a denigrarne pesantemente l'operato , l'amico Renzo sollevava giustamente il pericoloso spettro della Antipolitica.
Lo dico da non Politico : la Politica è ancora molto importante. Cerchiamo di non fare di tutta l'erba un fascio e definiamone i confini.
Oggi la forma di Governo più diffusa è la democrazia: due terzi dei Paesi del mondo sono retti da governi democratici. Pero' è sempre più emergente nei cittadini un atteggiamento di forte insoddisfazione ed astio nei confronti della politica così da arrivare addirittura a chiedersi se davvero la politica sia ancora importante e necessaria e se ci possa ancora essere spazio e disponibilità per un impegno civile che abbia come obiettivo il benessere della popolazione e dei cittadini.
Cosa potrebbe , visto quello che sempre più' emerge da noti fatti di cronaca , indicare possibili strade per ritrovare una rinnovata passione per la Cosa Pubblica?
Tutti noi oggi avvertiamo una distanza della politica dalla nostra quotidianità , dai nostri interessi, da ciò che possiamo ritenere importante ed utile. Proprio per questo esistono sempre più' pericolose derive di Antipolitica che ci portano a considerare la stessa come appannaggio di un ristretto gruppo di professionisti da cui non ci sentiamo più rappresentati.
Questa è la antipolitica, la Spinta di chiudere con la partecipazione, di non credere più che ci siano strade percorribili per far sentire la propria voce e rendere possibile la cooperazione.
Sembrerà paradossale ma molti studi sociologici recenti hanno permesso di determinare che"" i problemi verso la Politica non nascono, come si sarebbe portati a credere, dalla corruzione della classe politica, né da un distacco dagli ideali democratici. Responsabili della disillusione attuale sono piuttosto certe ‘patologie’ caratteristiche della nostra società: anzitutto il prevalere dell’individualismo e del consumismo, che portano a cercare benefici personali e non collettivi; poi un atteggiamento di forte cinismo, che genera una sfiducia totale nelle parole dei politici; infine una rinnovata fortuna del populismo, che rende incapaci di vedere la complessità della politica.""
Cosa fare dunque per ritrovare la sana Politica e combattere la pericolosa Antipolitica?
Quello di cui abbiamo bisogno è una politica ‘amatoriale’, più' un fai da te, che si contrapponga all’attuale schiera di professionisti che hanno generato molti danni. Occorre che i cittadini si trasformino in ‘dilettanti competenti’, capaci di civismo e volontariato, disposti ad accogliere con realismo le sfide della convivenza civile.
C'è' quindi bisogno di partecipazione attiva e volitiva della gente che si attua anche con esperienze sane come il Forum citato all'inizio che pero' deve essere partecipato . Solo così si combatte la Antipolitica e si potrà ritrovare il germe di una sana Politica .
Come sempre bisogna partecipare , ognuno con quello che può' . Il chiudersi non farà' altro che dare forza a quella serie di soggetti " così detti professionisti della politica " che ci hanno portato a quello che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi e che ha generato lo sconforto e la ribellione verso la attuale classe politica.
Perché' la Politica è' importante: la retorica della Antipolitica
Prendo spunto da un intervento dell'amico Renzo Sanguinetti su un Forum dedicato al Comune di Rio Marina , nato recentemente con l'intento di sondare l'umore dei cittadini Riesi alla sperabile, io dico auspicabile, possibilità' di arrivare ad una Fusione dei due Comuni di Rio Marina e di Rio Elba.
Rispondendo ad un membro del Gruppo ( con passate esperienze politiche ) che criticava pesantemente l'entrata in campo ( nel Forum ) dei Partiti Politici , arrivando a denigrarne pesantemente l'operato , l'amico Renzo sollevava giustamente il pericoloso spettro della Antipolitica.
Lo dico da non Politico : la Politica è ancora molto importante. Cerchiamo di non fare di tutta l'erba un fascio e definiamone i confini.
Oggi la forma di Governo più diffusa è la democrazia: due terzi dei Paesi del mondo sono retti da governi democratici. Pero' è sempre più emergente nei cittadini un atteggiamento di forte insoddisfazione ed astio nei confronti della politica così da arrivare addirittura a chiedersi se davvero la politica sia ancora importante e necessaria e se ci possa ancora essere spazio e disponibilità per un impegno civile che abbia come obiettivo il benessere della popolazione e dei cittadini.
Cosa potrebbe , visto quello che sempre più' emerge da noti fatti di cronaca , indicare possibili strade per ritrovare una rinnovata passione per la Cosa Pubblica?
Tutti noi oggi avvertiamo una distanza della politica dalla nostra quotidianità , dai nostri interessi, da ciò che possiamo ritenere importante ed utile. Proprio per questo esistono sempre più' pericolose derive di Antipolitica che ci portano a considerare la stessa come appannaggio di un ristretto gruppo di professionisti da cui non ci sentiamo più rappresentati.
Questa è la antipolitica, la Spinta di chiudere con la partecipazione, di non credere più che ci siano strade percorribili per far sentire la propria voce e rendere possibile la cooperazione.
Sembrerà paradossale ma molti studi sociologici recenti hanno permesso di determinare che"" i problemi verso la Politica non nascono, come si sarebbe portati a credere, dalla corruzione della classe politica, né da un distacco dagli ideali democratici. Responsabili della disillusione attuale sono piuttosto certe ‘patologie’ caratteristiche della nostra società: anzitutto il prevalere dell’individualismo e del consumismo, che portano a cercare benefici personali e non collettivi; poi un atteggiamento di forte cinismo, che genera una sfiducia totale nelle parole dei politici; infine una rinnovata fortuna del populismo, che rende incapaci di vedere la complessità della politica.""
Cosa fare dunque per ritrovare la sana Politica e combattere la pericolosa Antipolitica?
Quello di cui abbiamo bisogno è una politica ‘amatoriale’, più' un fai da te, che si contrapponga all’attuale schiera di professionisti che hanno generato molti danni. Occorre che i cittadini si trasformino in ‘dilettanti competenti’, capaci di civismo e volontariato, disposti ad accogliere con realismo le sfide della convivenza civile.
C'è' quindi bisogno di partecipazione attiva e volitiva della gente che si attua anche con esperienze sane come il Forum citato all'inizio che pero' deve essere partecipato . Solo così si combatte la Antipolitica e si potrà ritrovare il germe di una sana Politica .
Come sempre bisogna partecipare , ognuno con quello che può' . Il chiudersi non farà' altro che dare forza a quella serie di soggetti " così detti professionisti della politica " che ci hanno portato a quello che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi e che ha generato lo sconforto e la ribellione verso la attuale classe politica.
Marco Contini