[COLOR=darkred][SIZE=4]GESTIONE ASSOCIATA: MA QUEL LOGO DI SECONDA MANO LO ABBIAMO PAGATO? [/SIZE] [/COLOR]
Nonostante lโallarmante frequenza degli allarmi meteo, il temporale che si scatenato sulla collina capoliverese รจ arrivato di sorpresa, facendo oscillare paurosamente alberi e lampioni e vibrare minacciosamente il Sindaco Barbetti.
Mai allโElba si era vista unโinchiesta, a puntate, come quella fatta dal IL TIRRENO per stabilire come un ente Elbano aveva speso i soldi dei cittadini. Lo avevano fatto, รจ vero, dei tecnici ministeriali in inviati da Roma in un Ente molto importante, ma mai lo aveva fatto un giornale. Quindi la cosa appare sospetta, perchรฉ coinvolge sostanzialmente tutti i sindaci e quindi, per gli inevitabili riflessi, tutti gli elbani. Insomma, viene da pensare al famoso slogan regional razzista: โGli elbani possono fare da se ma non da soliโ, specialmente - diciamo noi - quando ci sono molti soldi da gestire.
Detto questo, va da se che i soldi li devono gestire gli elbani, ma li devono gestire anche bene. Il che significa che devono essere spesi con la prudenza e la saggezza del buon padre di famiglia. Coloro che si sono presi la responsabilitร di gestirli, non si devono preoccupare se hanno fatto degli errori. Nessuno รจ infallibile. Lโimportante รจ che tutto sia messo in piazza e spiegato, compresi gli eventuali errori commessi. Tutto qui. Nessuno sarร crocifisso per questo. Al limite, ci saranno delle critiche, ma questo fa parte del gioco.
Io stesso mi sono trovato a scrivere un paio di articoli criticando duramente il Logo del Bicentenario. Mi avevano colpito degli elementi โ fuori fuocoโ rispetto al tema, oltre che lโinfima qualitร del lavoro. Scoprii che vi era una ragione: chi lo aveva disegnato, non pensava al Bicentenario, perchรฉ lo aveva fatto per un manifesto che doveva pubblicizzare una manifestazione napoleonica a Lucca
Quindi si trattava di un prodotto riciclato. Avevo pensato che, visto i tempi di crisi, poteva anche essere una scelta giusta. Essendo giร stato pagato, si poteva avere gratuitamente.
Ma quando lโassessore alla Cultura di Portoferraio la Signora Giuzio rispose non chiarรฌ questo punto, ma parlรฒ addirittura del valore artistico dellโopera; confermรฒ che l'dea era nata nel 2007 per un manifesto ordinato dalla sovrintendente e si dilungรฒ a tessere le lodi del suo autore. E dopo avere fatto succintamente la sua storia terminava cosรฌ:
โ Franco Signorini, da tutti soprannominato โil professoreโ era un vero personaggio, nonchรฉ uomo raffinato e corretto. Essenzialmente elegante, inconsapevolmente zen,โ
Siamo contenti per lui, ma se prendiamo queste righe spassose sul serio, dobbiamo pensare che, in sostanza, contengano la motivazione per cui il โProfessoreโ รจ stato scelto, a sua insaputa, come autore del logo.
E capiamo anche perchรฉ non รจ stato scelto un grafico elbano che , anche se professionalmente preparato, difficilmente sarebbe potuto esser inconsapevolmente zen. Gli elbani del โGorillaioโ non lo sono mai.
Ma a parte questo, Il problema che io avevo sollevavo era una altro , molto piรน โ terra terraโ o forse meglio dire โtasca tascaโ ed era il seguente: se questo logo giร utilizzato e , si suppone pagato, lo abbiamo avuto gratis o lo abbiamo ripagato?
Ecco, quando non si riesce a chiarire queste cose, si rimane perplessi. E anche preoccupati perchรฉ ci si domanda se tutto il resto รจ stato gestito in questo modo. Dopotutto, chiarire aspetti cosรฌ importanti andrebbe nellโinteresse degli stessi responsabili della gestione, perchรฉ eliminerebbe ogni dubbio.
Ma, a parte tutto questo, con una disponibilitร che sfiora il milione di Euro, e visto che si trattava di una manifestazione che arriva ogni duecento anni, veramente non ci potevano permettere un Logo migliore e soprattutto piรน originale?