[COLOR=darkred][SIZE=4]BOSI SCRIVE AI SINDACI DI RIO MARINA E RIO NELLโELBA: FONDATE I DUE COMUNI [/SIZE] [/COLOR]
Cari Sindaci,
premessa la mia ben nota contrarietร ad una legislazione che obbliga i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti (3000 se uno di questi ha fatto parte di Comunitร montane) ad associarsi per la gestione delle funzioni fondamentali, non posso nascondere un certo rammarico per quanto accaduto, in proposito, fra Rio Marina e Rio nellโElba. Il mancato accordo avrร le sue ragioni e magari non sarebbe neppure risultato sufficiente visto che i due Comuni insieme sono sotto il limite dei 5000 abitanti. Resta perรฒ il fatto che le due Rio si dividono nella gestione di competenze importanti mentre la loro vicinanza, la loro storia ed il loro bacino territoriale รจ unico ed integrato come pure i tanti problemi che insieme debbono comunque affrontare.
In dieci anni passati alla guida del Comune di Rio Marina queste cose le ho viste e vissute a tal punto che nel Settembre del 2008, con delibera nยฐ 42, che il Consiglio Comunale approvรฒ allโunanimitร venne varato un ordine del giorno che invitava le Amministrazioni dei due Comuni e le forze politiche locali ad intraprendere i necessari percorsi per raggiungere lโobbiettivo dellโunificazione fra Rio Marina e Rio nellโElba. Se ciรฒ fosse accaduto oggi il nuovo Comune, frutto della fusione, non avrebbe il problema delle gestioni associate perchรฉ superiore alla citata soglia dei 3000 abitanti. Purtroppo lโobbiettivo posto non venne raggiunto, per il diniego dellโallora Sindaco di Rio nellโElba prossima alla scadenza del suo secondo mandato.
Comprendo che sussistano ancora difficoltร e che lo stesso accordo intervenuto fra Capoliveri e Rio Elba รจ โ come afferma la sezione del PD locale โ motivato da ragioni di convenienza amministrativa. Tuttavia mi permetto di riproporre, con convinzione, la strada dellโunificazione. Eโ una strada non breve da percorrere che, giustamente, prevede il ricorso alla consultazione popolare, e piรน passaggi amministrativi. Ma giudico positivo che venga intrapresa anche per discuterne, confrontarsi, guardarsi intorno, conoscendo le difficoltร ma anche i tanti vantaggi che ne deriverebbero.
Le ragioni antiche, di ordine sociale ed economico, che condussero alla divisione dei due Comuni di Rio oggi sono oggettivamente venute meno. Resta solo il retaggio di un vecchio campanilismo che non ha piรน ragion dโessere di fronte ai tanti problemi che incalzano.
Dunque si guardi avanti, serve un colpo dโala, per affrontare con piรน forza le sfide vere che vi attendono. In un momento difficile per tutti e per le nuove generazioni in particolare che richiedono responsabilitร e lungimiranza per non essere piรน costretti a ricercare altrove il loro avvenire. Abbiamo il dovere di non deluderli.
Francesco Bosi