Mafia Capitale, Di Pietro riabilita Craxi
L'ex pm: "Lui denunciรฒ il sistema in parlamento e in tribunale, gli altri partiti facevano finta di non vedere". E punta il dito sulle cooperative
Orlando Sacchelli - Mer, 10/12/2014 - 16:13
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Fa un certo effetto sentire Di Pietro riabilitare Bettino Craxi. Dopo quasi ventitre anni dallo scoppio di Mani pulite, l'inchiesta che spazzรฒ via la Prima repubblica, facendo tabula rasa delle forze politiche che, nel bene o nel male, avevano retto il Paese per 45 anni, il pm testa d'ariete del pool milanese riconosce che, in fondo in fondo, il leader del Partito socialista qualche ragione ce l'aveva.
In un'intervista a Lettera43.it Di Pietro parte da un assunto: "Craxi si assunse le sue responsabilitร e denunciรฒ in eguale misura quelle degli altri, aiutando cosรฌ la nostra inchiesta. E questo Craxi lo sapeva, non lo fece insomma a sua insaputa, non era un ingenuo. Denunciรฒ il sistema di Tangentopoli nellโaula della Camera e davanti ai giudici del tribunale di Milano. Gli altri invece hanno fatto gli ipocriti e hanno continuato a farsi i caโฆ loro".
Di Pietro fa un parallelo con l'ultimo scandalo che ha investito la politica, quello di Roma: "Mafia capitale ha fatto emergere con forza il ruolo delle cooperative che anche per conto della sinistra, ex Pci-Pds-Ds, ha messo in piedi un sistema tangentizio molto sofisticato, con modalitร innovative e di tipo ingegneristico. Ma quel sistema emergeva giร dalla nostra inchiesta". Emergeva giร dalle inchieste, dunque, ma gli ex comunisti furono solo sfiorati dai pm. E per i loro leader valse sempre, a differenza di Craxi, l'assunto che "potevano non sapere".
Nell'intervista a Lettera43 Di Pietro sottolinea di non avere nulla da rimproverarsi su Craxi. Ma per la prima volta sottolinea una differenza non di poco conto tra l'ex leader socialista e quelli degli altri partiti "che finora hanno fatto finta di non vedere e non sentire e che ora fanno ipocritamente gli scandalizzati, come se cadessero dalle nuvole".
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ANCHE DI PIETRO SI LANCIA SULL'ONDA LUNGA........
Ridateci il grande BETTINO, ucciso in nome del comunismo italiano, che oggi vediamo bene dove ci ha portato, ladroni piรน degli altri...... intanto spuntano nell'inchiesta "ROMA LADRONA"i nomi di Finocchiaro, D'Alema, Fassina......... ma ESSI sono intoccabili, come il Sindaco Marino non potevano sapere....... poverelli gli ingenui.......
Compagno Socialista Sempre