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La Parte Sana dei Riesi da La Parte Sana dei Riesi pubblicato il 6 Dicembre 2014 alle 9:59
Da Elbano attento vedo che il sig. Contini ha ottenuto l'effetto voluto : ha stuzzicato quella parte di soloni Piaggesi tesi solo a preservare lo Status Quo che ha irrimediabilmente distrutto il paese. Il sig.Contini penso non ha bisogno di Avvocati difensori, perché' nulla vi è' da difendere e quindi appoggio in pieno il suo modo di interloquire con quella parte malata del paese di Rio Marina abituato a rifuggire le critiche e vivere isolato è geloso da chi invece vuole interagire con la parte buona ma che viene ogni volta rigettata da quella parte malata fatta di soggetti, pochi a dire la verità', impastata di mala politica , di interessi reciproci che si auto sostengono, di autoreferenzialita' che cerca con ogni mezzo di preservare i propri interessi privati a scapito degli interessi pubblici. Sic. Contini e con lui gli altri pochi che hanno il coraggio di mettere faccia e nome alle cose che dicono , continui così e se ne freghi degli anonimi che cercano di trovare modo di allontanare i pochi che hanno questa virtù' : egregi e pochi Re di Rio Marina per voi mi sa che sia giunta l'ora della pensione. La vostra irritazione ne è' prova. Quanto al riferimento , oggetto della presente, al sig. Rihno ( adesso così si firma il solito e forse lo detrattore ) penso che lei la debba dire giusta . Se in un contesto più' ampio lei isola la sola definizione di Wikipedia , contenuto libero e peraltro fruibile e replicabile da tutti, dal contesto generale, non solo da' oppio al popolo' ma nega la verità' che lei professa. Quindi abbassi la cresta perché' siete stati già' pennellati bene bene lei e i suoi seguaci . Forse questa replica nasce dalla bastonata presa , la solita peraltro. Altri avrebbero detto " figura di M.....". Per la cronaca questo era quanto scriveva il sig. Contini , prima della censura del detrattore Riese """" Per il Professore di Latino o presunto tale e seguaci .... Egregio , non so come chiamarla, ma vedo di darle ancora la possibilità di essere preso in considerazione replicando per l’ultima volta alla sua singolar tenzone che mi diverte alquanto ma sarebbe ancora più intensa ed interessante se lei si disvelasse invece che nascondersi dietro, improbabili, pseudonimi. Le replico riparlando della PROSOPOPEA Uno studioso di lingue classiche come lei saprà molto bene i vari significati della parola che sta utilizzando e che cerca , in maniera sbagliata , di proporre come sintesi dei mei , da lei definiti , Sermoni. ( sicuramente in lei si nasconde anche , come Giano Bifronte il Giuliano Apelle di giorni fa ) . Quindi : La prosopopea (προσωποποιία, lett. 'personificazione', dal greco antico prósopon, faccia, persona, e poiéin, fare, agire ) è una figura retorica che si ha quando si fanno parlare oggetti inanimati o animali, come se fossero persone. È una prosopopea anche il discorso di un defunto. Sicuramente saprà che nel mondo greco la più celebre prosopopea fu nel Critone cosi come un esempio di prosopopea si ha nelle "Catilinarie" di Cicerone in cui egli immagina che la Patria sdegnata rimproveri Catilina colpevole di aver organizzato una congiura contro di essa. Anche nella Bibbia troviamo un esempio di prosopopea quando nei libri sapienziali la Sapienza Divina viene personificata e rivolge la parola al popolo e al lettore: « La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: "Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. » (Siracide 24,1-3) Ma lei sicuramente , volendo dileggiare intendeva usare la parola nel suo aspetto più negativo usato per indicare atti, parole, atteggiamenti di pomposa superbia. Colui che parla "con prosopopea" si mette in ridicolo perché quello che sta dicendo con tanta enfasi è scontato per la grande parte del pubblico. Bene parto proprio da questa ultima definizione . PRO: Lei è proprio sicuro che , proposte le idee con modalità “”spocchiose”” da lei cosi definite, queste,( come da persone come lei che difendono l’indifendibile forse si ) , possano costituire chiusura e rifiuto? Se lei parla per se forse, ma necesse est sentire anche il resto della popolazione locale, se di Rio Marina stiamo parlando. SO: Lei è proprio cosi sicuro che scrivendo di certe cose io possa disconoscerle del tutto o non avere la benchè minima concezione dell’originarsi delle stesse? Il cambiamento si ottiene anche parlando del contesto e , come vede, lei ne è l’esempio , visto che sta discutendo con me proprio perché ho parlato di certe cose ed o sollevato certi argomenti. PO: I cosi detti Sermoni da lei definiti penso che invece possano essere definite analisi e pensieri , anche da smentire, ma con dati di fatto che indicano proprio quello che lei nega: azione e fattualità, evitando troppi discorsi, non i miei che sono lo strumento allo sprone, ma quelli di chi avendo mezzi, autorità e pubblica investitura devono mettere in movimento le idee e non lanciare solo parole al vento . E di quelle ne corrono molte PE: E lei pensa di ridurre i miei scritti a farneticanti e prolisse elucubrazioni di un Guru? Nessuna pretesa di ergersi su un piedistallo egregio anonimo, solo volontà di parlare apertamente dietro un Nome e un Cognome, cosa che vedo lei rifugge e che dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno della inconsistenza e vacuità del suo dire se non certificato da una faccia con cui dialetticamente confrontarsi. Non ho detto che ho ragione su quel che dico o sermoneggio , ma almeno il mio dire ha un crisma di autenticità A: I consigli forniti sono frutto anche di variegate esperienze e posso anche sfidarla a smontarli uno per uno ma vedrà che sarà difficile farlo. E’ molto più facile obiettare su contenuti e forme ma da dietro un paravento il tutto non risulta molto credibile Quindi caro Giuliano, Giuliano Apelle e adesso Rhino Pittu o Pitturhino come le dicevo tempo fa emerga dal nulla e si disveli. Sarà interessante incrociare la penna e vedrà che se lei farà cosi seguirà quello che vado a dire da tempo e dirò ancora , a parole e per iscritto: uscite dall’ombra , uscite dall’oblio perche’ è l’unico modo di poter dare una sistemata alle cose. Per davvero e non per finta. Ora o mai più. Ma con Nome e Cognome altrimenti il gioco non regge. Marco Contini
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