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La Fiaba sotto l'albero da La Fiaba sotto l'albero pubblicato il 5 Dicembre 2014 alle 8:20
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA ZECCA E IL FRIGIDAIRE: OGNI RIFERIMENTO รˆ PURAMENTE CASUALE [/SIZE] [/COLOR] Cโ€™era una volta e forse cโ€™รจ ancora, in unโ€™isola bellissima, un delizioso paese di collina, la cui popolazione, tranquilla e operosa, godeva del profumo dei castagni e dellโ€™ anfiteatro montano che sembrava abbracciarla. Un bel giorno, mentre in periferia si liberava una cantina dagli ingombri, spuntรฒ una specie di tunnel, che prima si inoltrava diritto scendendo nelle viscere della roccia e poi girava a destra e a sinistra formando due stanze. Qualcuno disse che era la zecca di un antico Principe e qualcun altro contestรฒ quellโ€™ipotesi perchรฉ sembrava poco logico spendere anima, corpo (e soprattutto tanti quattrini) in un immane lavoro di scavo per una semplice zecca. Successe un parapiglia. Si scontrarono studiosi e pseudostudiosi, agrimensori e saltimbanchi, precettori e strilloni, ognuno sentenziando su granito e sasso morto, su zecche e monete, su ipogei e antichitร . Per fortuna ora la pace sembra tornata nel borgo. Lo si deve allโ€™analisi del fondamentale testo tardo-medievale โ€œ De frigidariis temporis actiโ€ (traduzione: โ€œI frigoriferi del tempo passatoโ€). Da lรฌ รจ emerso, senza ombra di dubbio, che il composito vano sotterraneo, appellato da piรน parti anche pertugio per equini, spelonca, grotta per suini, antro, ricovero per ovicaprini, buco nero (nel senso di buio), era nientepopodimeno che unโ€™enorme cella frigorifera da cinquantamila litri a corredo del soprastante castello. Dove, a conti fatti, vivevano milioni di persone. Eโ€™ noto che in quellโ€™epoca lโ€™isola era soffocata da estati sahariane e il Principe non badรฒ a spese per gustarsi un bel sorbetto al gelsomino e per godere di impacchi gelidi sui testicoli infiammati. Neve e ghiaccio, indispensabili, erano di facile reperimento perchรฉ imbiancavano la montagna per tredici mesi allโ€™anno fino a quote collinari. Cosรฌ รจ, se vi pare, e se non vi pare รจ lo stesso cosรฌ. Ogni riferimento a fatti, cose, persone, animali (capre e asini compresi) รจ puramente casuale. Michelangelo Zecchini
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