C'era una volta un Paesino, sul mare, in cui si soleva bere e mangiare a iosa , dove l'unico modo di passare il tempo era quello di ciarlare gli uni degli altri, dove il passatempo migliore erano le briscolate e le tombolate , dove qualsiasi cosa accadesse era colpa degli altri, dove pochi comandavano e gli altri osservavano belanti . Ci si svegliava solo alcuni mesi l'anno per raccattare i soldi dei pochi o tanti che vi soggiornavano, visti questi con sufficenza e sopportati solo perchรฉ' portavano quel danaro che serviva ancora una volta le ritornare a mangiare, bere e ciarlare. Cosรฌ da sempre. Io adesso e con me altri che stanno cercando di uscire o sono usciti dalla melma delle sabbie mobili di questa arroganza paesana , insana e insalubre, vogliono far cambiare registro ai pochi soloni locali che corti della loro ignoranza greve hanno intossicato il Paese รจ le generazioni passate e presenti.
Un paese che sta franando nella ipocrisia , nella mancanza di azione, nella mancanza di persone volenterose e sane che possano farlo uscire dalla inconsistenza e dall'isolamento.
Molto chiaro quale sia il Paese , molto chiaro chi siano coloro che lo tengono avvolto in questo omertoso silenzio e in questa cupa nebbia che lo ha isolato.
Speriamo che le cose cambino e che molti gridino contro questi pochi presuntuosi soggetti che pensano di poter tenere tutti a bada e a briglia corta
Che Rio Marina risorga , io combatterรฒ' insieme agli altri perchรฉ' questo accada.
Paese mio come sei caduto in basso
Il Narrator infelice