[COLOR=darkblue][SIZE=4]ANCORA โLA SECCHIA RAPITAโ QUESTA VOLTA ALLโISOLA DโELBA [/SIZE] [/COLOR]
Il Polluce e le continue sorprese sulla conservazione dei nostri beni storici patrimoniali
Sembra la storia della โSecchia rapitaโ il racconto della spilla scomparsa dal tesoro del relitto del Polluce o Pollux, piroscafo portavalori del Regno Piemontese speronato e affondato con un atto di sabotaggio in una notte di giugno del 1841, davanti alle coste dellโ Isola dโ Elba.
Lโ estate passata cโรจ stata sulla stampa toscana una certa polemica sulle richieste di notizie, peraltro legittime, di chi lamentava la mancanza di un gioiello di grandissimo valore dalla esposizione allโ Elba di preziosi che questa nave trasportava.
Si รจ trattato di una mostra, allestita nella cittadina di Capoliveri, dei gioielli recuperati da Scotland Yard e dai nostri Carabinieri in unโ asta di Londra; preziosi che predatori del mare inglesi avevano trafugato dal citato relitto. Costoro, facendo scempio dello scafo in gran parte ligneo del Polluce, adagiato sul fondo marino proprio davanti a Capoliveri, hanno depredato il favoloso tesoro che era stato imbarcato. Si trattava di un immenso valore tra monete dโoro e dโargento, gioielli e pietre preziose che giacevano nelle stive. Il valore complessivo del carico รจ stato stimato oltre 200 milioni di euro, tanto per dare unโidea che cosa ha significato un furto di questo genere.
Ancorato davanti alla costa di Capoliveri cโera un grosso rimorchiatore munito di una potente draga che ha fatto scempio del relitto. Anche se esisteva unโordinanza ai naviganti di non avvicinarsi a quel tratto di mare, riservato ai lavori in corso, dalle alture di Capoliveri sarebbe stato possibile osservare, in pieno gennaio e per circa un mese, dopo i festeggiamenti del nuovo millennio, la ardimentosa presenza del rimorchiatore di altura con benna, che estraeva dal mare una nera misteriosa poltiglia. Il fatto รจ che la banda dei predatori, senza subire disturbi di sorta, รจ riuscita a carpire dal relitto, in mezzo al fango che la benna sollevava, una parte (piccola o grande, non รจ ancora dato sapere) del prezioso carico.
Ritornando al gioiello mancante, durante la mostra di Capoliveri qualcuno ha notato che tra i monili restituiti dallโ Inghilterra non risultava presente una preziosissima spilla raffigurante una sorta di farfalla, di cui รจ stata scattata a suo tempo la foto qui riportata mentre era in esposizione nella casa dโaste di Londra, dove la refurtiva stava per essere venduta.
Il gioiello fa quindi parte con certezza dei preziosi trafugati dal Polluce. Non si sa perรฒ se sia stata fra i preziosi recuperati da Scotland Yard e poi consegnati ai nostri Carabinieri e da questi alla Sopraintendenza preposta. Dovโรจ andata a finire, dunque, la โfarfallaโ? Con una punta di ironia la risposta potrebbe essere: โEโ volata viaโ. Quando e come non si sa, ma sembra che sia avvenuto qualcosa del genere.
Non si discute, ora, di una questione di principio come se si trattasse di un coccio dโanfora romana. Eโ infatti inaccettabile che, dopo la sequenza degli errori di tutela sul relitto del Polluce che giaceva proprio davanti a casa nostra, si fa per dire, si possano perdere le tracce anche di un gioiello di grande valore. Piรน concretamente si parla di un magnifico esemplare rappresentante una farfalla stilizzata, precedente lโ affondamento del Polluce di quasi un secolo. La spilla รจ dโ oro finemente cesellato mentre il corpo e le ali della โfarfallaโ risultano costellate di oltre quaranta smeraldi.
Si tratta ora di recuperare questo monile mancante tra i preziosi della mostra, di ben altro valore della lignea
โsecchia rapitaโ che scatenรฒ la guerra tra Bologna e Modena. Eโ ora possibile dissipare senza guerra i piรน che naturali dubbi che affiorano quando non si trova un gioiello di quel valore? Riuscirร qualcuno a esibire o almeno a indicare dovโ รจ conservata oppure dovโรจโฆvolata la farfalla?
Alberto Zei