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Piano di indirizzo territoriale (Pit) da Piano di indirizzo territoriale (Pit) pubblicato il 3 Novembre 2014 alle 8:56
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Toscana, Piano paesaggistico: i professionisti tecnici non ci stanno Piano paesaggistico Toscana [/SIZE] [/COLOR] Architetti, geometri e periti industriali di Siena fanno ricorso al Tribunale amministrativo regionale per contestare alcune misure contenute allโ€™interno del Piano Paesaggistico โ€“ Piano di indirizzo territoriale (Pit) โ€“ adottato lo scorso 2 luglio dal Consiglio regionale della Toscana. รˆ un patchwork di voci quello che si compone mettendo insieme le critiche al Piano Paesaggistico toscano: eccone alcuni stralci interessanti. โ€œSe non basta lโ€™osservazione dellโ€™Anci, se non รจ sufficiente la richiesta del Preside della Facoltร  di architettura di fermare il Piano, noi professionisti ci sentiamo in dovere di rivolgerci al Giudice: qualcuno deve far notare al presidente Rossi che non puรฒ andare contro una Regione interaโ€, ha affermato il presidente dellโ€™Ordine degli Architetti della Provincia di Siena, Alessandro Ceccherini, uno dei principali sottoscrittori del ricorso. Grossi difetti di concertazione: รจ questa una delle principali critiche mosse al Piano. โ€œIl piano รจ stato elaborato dallโ€™assessore, da alcuni professori e dottorandi, dโ€™intesa con i comitati e le associazioni ambientaliste โ€“ afferma il presidente del Collegio dei Periti Industriali di Siena, Massimo Soldati โ€“ ma non rappresenta affatto il frutto di concertazioni locali e della comunitร  regionale, siamo stati chiamati solo a cose fatteโ€. Inoltre รจ contestata al Piano una visione eccessivamente pan-paesaggistica del territorio, che travalica le competenze proprie dello strumento. โ€œQuesto lavoro โ€“ spiega il direttore dellโ€™Anci Toscana Simone Gheri โ€“ sarebbe dovuto partire dal basso, con il coinvolgimento pieno degli enti locali e non invece come รจ stato fatto, ovvero elaborando il documento con le soprintendenze e calandolo dallโ€™alto. Il coinvolgimento, la partecipazione e la condivisione sono parole a cui crediamo, e le riteniamo utili e necessarie per ogni passaggio politico-amministrativoโ€. โ€œInsieme alle tutele โ€“ prosegue Gheri โ€“ vanno inserite le semplificazioni, altrimenti verrebbe approvato un Piano che non รจ al passo con i tempi e con il sentire del Paese. Ci sono ancora troppi passaggi inutili e atti che niente hanno a che vedere con una vera ed effettiva tutela del paesaggio. In questo ambito, occorre una forte azione politica della Regione nei confronti del Ministero dei Beni Culturaliโ€. Nel documento redatto congiuntamente da Anci Toscana e Uncem Toscana per far comprendere le ragioni di tale malcontento si leggono le seguenti parole: โ€œIl PIT/PPR adottato, al di lร  dellโ€™impegno profuso dalla Regione nellโ€™interlocuzione con gli apparati ministeriali, non utilizza di fatto le facoltร  previste dal Codice allโ€™art. 143, comma 4, e pertanto non introduce alcuna semplificazione dei procedimenti amministrativi, obiettivo da lungo tempo segnalato come prioritario dai Comuni toscani per la razionalizzazione delle attivitร  di tutela paesaggisticaโ€.
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