In occasione della ricorrenza odierna, vi offro questa mia poesia :
L'UOMO
[SIZE=1]Sotto un cielo malato di ombre
Labili e sfilacciate quanto
I peccati di ogni attuale volger del dรฌ,
vedo una macilenta figura
curva di dolore, deambulare
in un fetido carrugio.
Eโ lโuomo.
Lโuomo quotidiano, oppresso
dalle mille inquietudini del vivere.
che cerca un indizio, una labile traccia,
di unโesistenza tremebonda che
ci condurrร nellโinconosciuto.
Cosa ci aspetta.
Forse un eden fatto di luci,
senzโombra alcuna di peccato
oppure il nulla, oscura percezione.
Ciรฒ che piรน ci ossessiona,
il disfacimento lento e inesorabile
del corpo che tanto amiamo.
La temuta certezza.
Per questo invochiamo santi e dei,
ombre cui diamo un contorno
umano, lo stesso, forse, dei cari
trapassati nostri, per timido timor,
giammai obliati. [/SIZE]
Gianfranco MenghiniL'UOMO