[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1860) STRADE COMUNITATIVE ALL’ELBA. INCURIA E NEGLIGENZA DEI PERITI DELLE STRADE. [/SIZE] [/COLOR]
SECONDA PARTE
Sua Altezza Imperiale e Reale,Ferdinando III Asburgo Lorena, volendo sovvenire alla triste condizione in cui si trova la Classe Indigente per la critica annata,nel 1817 ordina che si aprano a carico del Regio Erario una serie di lavori pubblici in tutto il territorio granducale .Ordina che vengano impiegati i “poveri” braccianti affinchè col proprio lavoro possano trarre sussistenza per vivere.
Anche l’Elba,che fa parte del distretto di Pisa, viene interessata in modo particolari per lavori pubblici che riguardano le strade comunitative e il bagno dei forzati.
All’Elba non solo vi fu un ritardo nell’aprire tali lavori ma anche una lievitazione delle spese in corso d’opera :di tutto ciò ho già parlato.
Ma oltre a questo all’Elba le strade erano in cattivo stato nonostante l’erogazione di “somme immense in resarcire le loro strade”: sono queste parole che usa il Cav Flaminio Dal Borgo ,provveditore dell’Uffizio Fossi di Pisa rivolgendosi al Cancelliere Comunitativo dell’Elba.
Il Provveditore individua nei Cottimanti nel loro “abominevole spirito d’interesse “ e “principalmente “nei Periti Comunitativi delle Strade,gli stessi che avevano causato una lievitazione dei prezzi in corso d’opera, i responsabili anche del cattivo stato in cui si trovano le strade comunitative dell’Elba e ordina al Cancelliere Comunitativo A )di far sapere che avranno luogo delle visite straordinarie le spese delle quali saranno a carico dei Periti se le strade non saranno trovate in buon stato,B) di sospendere i Periti delle Strade dal loro impiego ogni volta che li troverà responsabili di “negligenza o di soverchio favore ed indulgenza verso i Cottimanti”.
E’ quanto si apprende dalla circolare n 1301 scritta dal Provveditore al Cancelliere:
“Circolare n. 1301
Illustrissimo Signore
Questo Dipartimento è stato con dispiacere informato che non ostante che le Comunità comprese nella di lei Giurisdizione abbaino erogate somme immense in resarcire le loro Strade,e che le prestazioni stabilite per il mantenimento delle Strade stesse formino ormai un’annuo aggravio per le Amministrazioni Comunitative ,
molte di tali Strade sono positivamente in cattivo stato, e la maggior parte di esse trascurate, e non in quella buona condizione in cui dovrebbero essere.Ciò deriva da un abominevole interesse in molti Cottimanti e principalmente dall’incuria e dalla responsabile negligenza dei Periti Comunitativi,che non prestando in questa parte essenziale di pubblico servizio tanto interesse per il bene dell’Agricoltura e del Commercio quello zelo ed attenzione che forma il principal dovere del loro Impiego.
Se tali interessi sussistono nelle Strade della Comunità,Ella si penetrerà facilmente quanto interessi di farli cessare,onde i sacrifici che la classe dei Possidenti ha fatto e va facendo per quest’oggetto prezioso non sieno almeno infruttuosi.
Per ottenere possibilmente questo fine Ella richiamerà il Perito di codesta Comunità ad usare la maggiore attenzione e vigilanza sulle Strade della medesima,osservando principalmente che i Cottimanti facciano tutti i lavori a cui si sono obbligati e mantengano permanentemente la strada rispettiva in quel buono stato a cui sono tenuti. Conviene che Ella faccia positivamente intendere ai Periti stessi che essi sono responsabili della conservazione delle Strade della loro Comunità, e che avranno luogo visite straordinarie ,le spese delle quali saranno a loro carico quando le Strade non siano trovate in buono stato.
Confido finalmente nello zelo di VS Illustrissima che non perdendo di vista la special vigilanza alle Strade Comunitative che la Legge dei 16 settembre le ha attribuita,vorrà sorvegliare la condotta e dei Cottimanti e dei Periti; sospendendo questi ultimi dal loro Impiego tutte le volte che Ella li troverà responsabili o di negligenza o di soverchio favore ed indulgenza verso i Cottimanti medesimi:ed impegno il di lei zelo stesso a
farsi sollecitamente render conto dello stato in cui attualmente si trovano le Strade di codesta Comunità e ad informarmene per mia regola,accusandomi il recapito della presente.
Di VS Illustrissima
Pisa dall’I e R. Uffizio de’ Fossi
Lì 17 dicembre 1817
Devotissimo Servitore
Cav. Flaminio Dal Borgo,Provveditore”
(Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 105. ASCP)
Il Provveditore fa capire bene al Cancelliere Comunitativo il danno che deriva dall’ incuria e negligenza nella “conservazione delle Strade della loro Comunità” al “bene dell’Agricoltura e del Commercio” e ai “sacrifici che la classe dei Possidenti ha fatto e va facendo per quest’oggetto”.
E’ evidente che il granducato di Toscana Asburgo Lorena pone grande attenzione alle vie di comunicazione, come mai prima era avvenuto in Toscana sotto il dominio dei Medici e all’Elba con Napoleone.
La circolare che ho integralmente riportata è importante perchè richiama l’attenzione del Cancelliere Comunitativo sul fatto che la negligenza e l’incuria sono sperpero e danno per la “classe dei Possidenti”.
E’ infatti da sottolineare che il denaro che sostiene i lavori pubblici deriva dalle tasse che sono pagate solo dai Possidenti al Regio Erario.
Un aspetto, questo, che altrimenti sarebbe sfuggito all’ attenzione.
Marcello Camici
ASCP. Archivio storico comune Portoferraio