X Paolo Cignoni (mess. 68834 del 30.10.2014)
Sinceramente non so a cosa ti riferisci e perchรฉ un cittadino deve rassegnarsi.
Se il tuo riferimento รจ per la โcollinetta della vergognaโ ho solo risposto ad un post anonimo apparso su questo quesblok, che in veritร di anonimo aveva ben poco, che vantava le mie scuse per documenti visionati. Premetto che durante la giornata, chiedo scusa almeno dieci volte perchรฉ riconosco di aver fatto qualcosa di cui scusarmi, ma quando sono tirato per la giacca, che non porto, mi difendo.
Ti rammento che il mio interesse per i โcubi inquinatiโ viene da lontano al tempo che nella zona di Sghinghetta dove abito e in altre vicine, si sono verificati molti casi di illogiche malattie oncologiche che, rapportate ad altre zone del territorio che non avevano a pochi passi da casa i 6.400 โcubiโ, preoccupavano non poco anche perchรฉ dopo 20 anni a cielo aperto la compattezza di quei blocchi era venuta a meno e il processo di disgregazione liberava nellโaria polveri non proprio biologiche. LโAmministrazione dellโepoca, preso atto di quanto stava accadendo decise di incapsularli mentre doveva obbligare lโimmediato smaltimento in siti idonei e la bonifica dellโarea.
Se poi ti riferisci al mio impegno nei Comitati pro-sanitร , credo proprio di essere onorato di far parte e di impegnarmi con altri membri di quei gruppi che senza nulla chiedere e con grande sacrifico di tempo, si impegnano affinchรฉ non peggiori piรน di quanto lo รจ giร , la sanitร isolana. Mi spiace la tua rassegnazione come mi dispiace che tu dica che non serva a niente impegnarsi nel sociale e combattere per non lasciare tutto in mano a chi vede la sanitร pubblica, un business per fare soldi creando grandi centri privati dove poter curare solo chi ha le possibilitร economiche per accedervi.
Caro Paolo, i mulini a vento possono subire anche degli incriccamenti per logorio.
Francesco Semeraro.