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LETTERA APERTA AL SINDACO da LETTERA APERTA AL SINDACO pubblicato il 30 Ottobre 2014 alle 8:09
[COLOR=darkred][SIZE=5]PARCHEGGI E ACCESSI PER I DISABILI [/SIZE] [/COLOR] [COLOR=darkblue][SIZE=3]Lettera aperta al Sindaco Mario Ferrari [/SIZE] [/COLOR] Caro Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio Nella nostra cittร  ( ed in tutta lโ€™isola dโ€™Elba) le aree di parcheggio destinate a "persone con ridotta capacitร  motoria" risultano essere un elemento di vitale importanza per la piena integrazione sociale del diversamente abile. Leggi e regolamenti prevedono facilitazioni per la circolazione e la sosta riconoscendo l'auto privata come "indispensabile ausilio protesico per le persone con limitate o impedite capacitร  motorieโ€. Infatti lโ€™attuale normativa prevede che nelle aree di parcheggio devono comunque essere previsti, nella misura minima di 1 ogni 50 o frazione di 50, posti auto riservati gratuitamente ai veicoli al servizio di persone diversamente abili. Inoltre prevede che nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invaliditร  della persona interessata, il sindaco puรฒ, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del ยซcontrassegno invalidiยป del soggetto autorizzato ad occuparlo. Quando si parla di barriere architettoniche il pensiero corre veloce a scale troppo ripide e alle ruote di una carrozzina. I due termini nascondono, invece, una complessitร  problematica molto piรน articolata e radicata nella cultura cittadina. Proprio culturale, perchรฉ di questo si tratta: di una abitudine mentale che porta a snobbare lโ€™esistenza di tali ostacoli, impedimenti reali della tanto inneggiata integrazione, basta guardare l'occupazione selvaggia dei marciapiedi , con sedie e tavoli , merci , piante e addirittura contenitori privati di pattume..... Caro Sindaco Le barriere architettoniche, per rimuoverle serve piรน di una legge che ne proponga lโ€™abbattimento. Serve educazione ed amore per il prossimo e nel loro caso specifico rispetto. Caro Sindaco e amico Ferrari , magari in compagnia degli altri Sindaci, fatti una passeggiata per la cittร  per rendertene conto. Persino entrare in un esercizio commerciale, per acquistare un oggetto o per prendersi un caffรจ, in alcuni casi รจ unโ€™impresa. Eppure gli scivoli non costeranno certamente una enormitร  ma ad averceli sono davvero in pochi. โ€œNon ci abbiamo mai pensatoโ€ mi ha detto imbarazzato qualche commerciante, rispondendo alla provocazione sul perchรฉ non abbiano rimosso le barriere, e qualcun altro che usa la solita frase di convenienza โ€œNon ce nโ€™รจ bisogno, se un disabile vuole entrare nel mio negozio sono io ad aiutarlo. โ€ Come se lโ€™accessibilitร  fosse una concessione, un privilegio e non un diritto. Le contraddizioni piรน lampanti si raccolgono in quegli esercizi che esercitano funzioni sociali centrali, come le farmacie, le banche o gli uffici sparsi sul territorio comunale . โ€œSi parla spesso dellโ€™abbattimento delle barriere architettoniche invece dobbiamo pietire un aiuto che ci penalizza oltre il nostro handicap".โ€ Cosรฌ mi diceva stamani un amico in carrozzina, raccontandomi dโ€™aver perso il conto delle troppe discriminazioni subite. Caro Sindaco questa รจ la summa di una veritร  tragicamente culturale tutta elbana che ti (vi) chiama a gran voce. F.Prianti
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