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Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 20 Ottobre 2014 alle 13:02
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SALVIAMO LE TORRI DEL GIOVE E DI MARCIANA MARINA. SCAVI E SCAVETTI ASPETTINO TEMPI MIGLIORI [/SIZE] [/COLOR] Il racconto del gatto di S. Giovanni, che duemila anni fa ha posato la zampetta sullโ€™argilla di un laterizio non cotto, lasciandovi la sua impronta, mi ha riempito di commozione e mi ha toccato il cuore. Pensate: non essendo possibile agire empiricamente, a mano, come pare che facesse un mitico personaggio, oggi si potrebbe arrivare a una sicura determinazione del sesso mediante indagini approfondite e si potrebbe perfino sapere se aveva il pelo raso tipo siamese oppure lungo tipo chinchilla. Il fatto รจ che il cuore mi piange davvero quando passo sotto la Torre del Giove di Rio Marina e la vedo sempre piรน pericolante, sempre piรน vicina a diventare una piatta distesa di macerie; o quando vedo lโ€™arco occidentale della Torre di Marciana Marina cedere, anno dopo anno, prossimo al crollo definitivo sotto i colpi di furiose ponentate; o quando salgo a Monte Castello di Procchio, sito etrusco di rilievo assoluto, e lo trovo invaso dalla macchia che lo nasconde quasi completamente alla vista e ne mina vistosamente le strutture murarie; o, quando constato che gli urgenti lavori di consolidamento del Volterraio tardano a partire; o, ancora, quando penso alla situazione critica del deposito archeologico della De Laugier, dove sono ammassati i reperti provenienti da decenni di scavi elbani. Mi fermo qui, ma potrei continuare riempiendo pagine sui gravi problemi ci conservazione che attanagliano i nostri beni culturali. Ogni scavo che si rispetti โ€“ e perciรฒ anche quello di S. Giovanni โ€“ ha una sua valenza perchรฉ porta un contributo piรน o meno ampio alla ricostruzione storica. Ma, in un momento di grave crisi economica come lโ€™attuale, le risorse disponibili vanno indirizzate non a creare rivoli e rivoletti di spesa, bensรฌ a non far morire per sempre le straordinarie testimonianze del passato, giร  alla luce del sole, che hanno necessitร  urgente di consolidamento e di restauro. E poi, se uno scavo sโ€™ha proprio da fare, non cโ€™รจ dubbio che la prioritร  spetti di diritto alla villa romana delle Grotte, il maggiore complesso archeologico che lโ€™Elba possiede e che, fra lโ€™altro, ha bisogno anche di interventi di consolidamento. Scavi e scavetti si mettano in coda e aspettino tempi migliori. Michelangelo Zecchini
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