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Francesco Semeraro da Francesco Semeraro pubblicato il 7 Ottobre 2014 alle 23:27
DIVERSO DA CHI? Nelle ultime settimane si sono svolti allโ€™Elba tre convegni di grande valore formativo e sociale organizzati da tre Signore diverse tra loro ma da sempre impegnate, con argomenti diversi, a chiarire e rendere comprensibile cosa sia la cultura del rispetto. Dopo aver partecipato a questi incontri, comincio a chiedermi, forse un poโ€™ in ritardo, qual รจ il vero significato della parola โ€œDiversoโ€. Nellโ€™incontro con i disabili a Procchio organizzato dal Sindaco Anna Bulgaresi, ho avuto una grande lezione di vita da molti portatori di handicap presenti che, con grande eccitazione, hanno raccontato la propria quotidianitร . Una ragazza non vedente con sano umorismo, ha canzonato il padre che ha paura di immergersi con lei. Un uomo senza gli avambracci che guida, cucina, telefona; un ragazzo senza gli arti superiori e inferiori che scrive poesie e libri, dipinge e fa musica. Queste persone meravigliose e altre presenti in sala, negano il marchio del โ€œDiversoโ€ e pretendono di essere trattati al pari dei normodotati e chiedono che non sia assegnato loro una qualsiasi forma di sostegno non mirato, perchรฉ di solito รจ inadatto. Lโ€™aiuto fisico e il sostegno deve essere sempre spontaneo da parte di chi, per studio o lavoro, gravita intorno a loro. Dopo tre ore di testimonianze sia tragiche che divertenti per la loro esposizione, sono uscito confuso perchรฉ non riuscivo a capire chi in quella sala era il โ€œDiversoโ€. Il 12 settembre la Dott. Roberta Miliani ha organizzato un grande convegno di sport, di medicina, di terapia e riabilitazioni sportive nel disabile che ha visto la partecipazione di professori, medici e operatori sportivi che hanno illustrato lo sport, la vita e la salute dei cittadini piรน fragili spiegando le attivitร  sportive possibili per i ragazzi, molti dei quali presenti in sala, con patologie croniche di disabilitร  e illustrando la relativa attivitร  fisica adottata. Inoltre la Dott. Miliani, ha premiato molti ragazzi che si sono distinti nelle attivitร  sportive per i risultati raggiunti a nome dellโ€™isola dโ€™Elba. Eโ€™ stata una grande festa di sport e amicizia e ancora una volta in quel gran numero di ragazzi, era quasi impossibile stabilire chi era il normodotato. Non dobbiamo mai dimenticare che i RAGAZZI DISABILI HANNO MOLTO DA DIRE E MAI ABBASTANZA VOCE, perรฒ quel giorno รจ stato possibile. Venerdรฌ mattina, 3 ottobre, ero al convegno organizzato magistralmente da Jessica Muti sul tema โ€œDiscriminazione e Omofobiaโ€. Si sono trattati tanti argomenti tra cui quello del bullismo omofobico e la ragione per la quale quando si parla di โ€œomofobiaโ€ si finisca sempre per esprimersi in concetti di diversitร  perchรฉ parlare con delle persone omosessuali molte volte si avverte, inspiegabilmente, senso di repulsione, di ribrezzo e di disagio che proviamo nei suoi confronti. Molte volte la persona omosessuale ostenta umorismo, ma piรน delle volte la fonte di quellโ€™umorismo non รจ la gioia ma la tristezza. La frase che si sente spesso da un ragazzo Gay รจ โ€œcome vorrei che mia madre, mio padre avessero la forza accettarmi e capirmi e non giudicarmi, umiliandomi e offendendomi come se fossi un indemoniatoโ€ Ai ragazzi nelle scuole bisogna far capire che non esiste nessun legame tra sesso e genere e che ognuno, nella societร  civile e democratica, รจ libero di costruirsi il proprio orientamento sessuale a prescindere dal sesso biologico senza mortificazioni e liberi da pregiudizi. Le platee di questi tre appuntamenti erano semivuote a dimostrazione che il preconcetto e la โ€œDiversitร โ€ confondono ancora le menti. Francesco Semeraro.
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