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BRAVO GIOVANNI da BRAVO GIOVANNI pubblicato il 2 Ottobre 2014 alle 5:47
[COLOR=darkblue][SIZE=4]IL CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOFERRAIO, NEL CENTOSETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PUBBLICAZIONE DE “IL CONTE DI MONTECRISTO”, SBARCA SULL’ISOLA [/SIZE] [/COLOR] di G.Muti IL CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOFERRAIO, NEL CENTOSETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA PUBBLICAZIONE DE “IL CONTE DI MONTECRISTO”, SBARCA SULL’ISOLA di G.Muti Organizzare un consiglio comunale a Montecristo non è una cosa di poco conto. Diciamo che se anche fosse un'idea sbagliata, da un punto di vista pratico o per altre ragioni, solo per averci pensato rivela un indiscutibile talento, quello necessario a far in incontrare due miti e un anniversario: l’isola mediterranea del tesoro, che grazie al genio di Dumas da scoglio diventa mito; l’assemblea degli eletti dal popolo, che rappresenta la realizzazione più vicina al sogno o al mito dell’ esercizio democratico del potere; l’anniversario è quello della pubblicazione del celebre romanzo. Non credo che quando questo si realizzerà , nell’isola rimarranno segni tangibili. Tutto rimarrà come prima: i topi neri sterminati dalla gestione ambientalista dell’isola con tonnellate di veleno non si accorgeranno di nulla (se qualcuno di loro è sopravvissuto resterà prudentemente intanato); la Berta Minore non dimostrerà al drappello di umani la sua riconoscenza e continuerà, indifferente, a volare alto, così faranno il gabbiano corso e quello reale. Ma questo fatto, invece, lascerà un segno nella nostra memoria. Ci ricorderà che quell’isola, nonostante l’espropriazione di fatto da parte del Parco, rimane territorio del comune di Portoferraio, come lo sono la Biodola , le Ghiaie e le Fortezze Medicee. Servirà a ricordarlo agli ambientalisti, ai portoferraiesi, agli elbani e a tutti coloro che, in ogni parte del mondo, hanno sognato quell’isola leggendo le avventure Conte di Monte Cristo, Ed è giusto farlo proprio quest’anno perché siamo in piena ricorrenza dei 170 anni dalla pubblicazione: fu pubblicato ad Agosto del 1844. Un capolavoro, uno dei romanzi popolari più famosi della letteratura di tutti i tempi, tradotto in centinaia di lingue e che avuto il più alto numero di trasposizione cinematografiche della storia del cinema. Da quel momento, l’isola di Montecristo è diventata il luogo magico ed è entrata nella fantasia di milioni di lettori di ogni parte del mondo. Ed è giusto legare il nome di quest’isola mitica a Portoferraio, come facciamo con Cosimo de Medici o con Napoleone. Proprio in occasione dell’ anniversario ad agosto Einaudi ha pubblicato l’ennesima traduzione delle 1253 pagine della versione integrale. Certo, su un consiglio comunale a Montecristo da un punto di vista del regolamenti e dei principi si potrebbe sollevare qualche dubbio. E’ già stato fatto. Il consigli comunale è pubblico e si deve svolgere in un luogo in cui qualsiasi cittadino può assistervi e non in luogo a “libertà vigilata”. Ma anche con tutte le riserve che vogliamo, lo sbarco va bene. Certo non deve trattarsi di una escursione, o di un tentativo di forzare la normalità per trasformarla in spettacolo. Deve essere un consapevole gesto simbolico di riappropriazione. Il gesto farà riflettere, discutere, e anche per questo sarà una cosa positiva. Poi, non ci rimarrà che attendere e vedere cosa accadrà. Anche in questo affidiamoci a Dumas che termina il romanzo con queste parole: ''Caro - rispose Valentine a Morrel - il conte non ci ha forse appena detto che tutta l'umana saggezza era contenuta in queste due parole: Attendere e Sperare!''
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