[COLOR=darkred][SIZE=4]COME HO VISSUTO IL CONSIGLIO COMUNALE DI IERI 29 settembre [/SIZE] [/COLOR]
Chi come me partecipa ai Consigli Comunali convinto che la politica debba essere l’ espressione di un futuro migliore per la popolazione, anche su linee politiche opposte, ieri ha avuto qualche perplessità. Mai come in questi ultimi tempi la cittadinanza è stata penalizzata e mortificata dalle scelte politiche economiche inique sia a livello nazionale, regionale e locale che non considerano quali difficoltà incontreranno molte famiglie ad apparecchiare tutti i giorni la tavola o pagarsi il Tiket per le medicine. Si decidono nuove tasse o un aumento di quelle già esistenti senza tenere conto della fascia di reddito, si fanno tagli trasversali di servizi necessari alla quotidianità che per il popolo degli anziani significa la privazione dello stretto necessario per una degna sopravvivenza, ma si predica di aumentare i consumi.
Anche nel nostro Comune si è riscontrata una certa indifferenza nel capire quali e quante difficoltà incontrerà il cittadino comune e di basso reddito, che nei tre mesi a venire, dovrà pagare molte tasse e un sostanziale aumento dell’aliquota comunale senza aver la possibilità di rateizzarle in più parti perché è stato stabilito che il saldo dovrà avvenire con la seconda rata.
Il Consiglio Comunale di oggi non mi è piaciuto non perché mi attendevo dei progetti di fattibilità a lungo e medio termine, ma perché più delle volte si è sconfinato in sterili battibecchi e discussioni di cui se ne poteva fare a meno. Si è arrivato perfino a strumentalizzare, per pochezza politica, le pulizie dei giardini pubblici di Carpani e chi era lì a pulire dando loro una collocazione politica forse anche per l’attrezzo usato. Strano tutto questo, nell’occasione della pulizia delle Ghiaie e del Grigolo mi pare che nessuno abbia fatto la “conta” evidentemente per alcuni politici Carpani è una periferia che deve rimanere nel degrado e dove è tutto ammesso dal posteggio sul marciapiede all’inquinamento atmosferico.
Nei Consigli Comunali il pubblico non può parlare, commentare, applaudire o disapprovare ma, dalle prossime sessioni, pare (è una mia polemica) che si adotti una nuova strategia che vieterà di guardare in faccia il politico al microfono per non creare eventuali clack ipotetiche o correnti di muto consenso.
Si è discusso molto sul prossimo Consiglio Comunale in programma sull’isola di Montecristo, dove saranno affrontati due temi l’ambiente e la sanità. Dal punto di vista politico nulla da eccepire perché credo che sia un atto simbolico per riqualificare l’autorità del Comune di Portoferraio di cui Montecristo fa parte, ma discutere questi due punti lì non mi trova d’accordo. Per l’ambiente si potrebbe fare una sessione esterna in prossimità dell’invaso del Condotto, che gli anziani chiamano “pozzanghera”, dove sono stati spesi milioni di euro, ed ora è tutto fermo e abbandonato. Per riempire d’acqua quell’invaso che non dispone di sorgenti, bisogna pomparla dai pozzi dell’Orti per poi farla ridiscendere, previa potabilizzazione, verso valle quindi ritornando agli Orti. Un invaso vicino ai pozzi e non sotto una cava ancora in attivo, dove sciacquano il materiale edilizio, non era meglio? Avremmo risparmiato denari, probabili fonti d’inquinamento, qualcuno non si sarebbe arricchito e l’avremmo utilizzato.
Dibattere la sanità a Montecristo mi lascia alquanto perplesso non perché è discussa fuori Elba, ma perché oltre alla Giunta, ai Consiglieri di maggioranza e di minoranza, ai giornalisti, alle tv, ai tecnici amministrativi, mi sembrava opportuno che fossero invitati anche dei rappresentanti (io mi escludo per altri colleghi più preparati e agguerriti di me) di quelle componenti da sempre impegnate per riottenere un dignitoso sistema sanitario Elbano ora in stallo per scelte politiche Regionali e Aziendali.
Altri punti discussi non hanno attirato la mia attenzione come quelli sopra esposti.
Francesco Semeraro