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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 5 Settembre 2014 alle 11:25
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1859) DELL’IMPOSIZIONE REGIA E COMUNITATIVA E DEL MODO DI ESIGERLA UFFICI DELL’ESAZIONE DELLE TASSE [/SIZE] [/COLOR] L’Imperiale e Regio Governo aveva predisposto una normativa precisa di regolamenti e leggi per l’esazione delle tasse ed anche luoghi dove ciò doveva avvenire. Per l’isola d’Elba,nel gennaio del 1816,l’Imperiale e Regio Governo procede a creare,”istruisce” a Portoferraio un “Uffizio Principale delle R.R. Rendite”: “Sua Altezza Imperiale e Reale volendo assicurare nell’isola d’ Elba la più esatta e regolare Amministrazione di tutte le varie rendite spettanti al Regio Erario e facilitare la corrispondenza delle diverse Branche della rispettive Amministrazioni con in capi di Dipartimento esistenti in Firenze,Istruisce in Portoferraio un’Uffizio Principale della R.R. Rendite di cui avrà la Soprintendenza un Direttore. Tutte le Aziende Economiche dell’isola di qualunque natura e di qualunque genere saranno dipendenti da detto Uffizio. Il Direttore sarà tenuto di partecipare e render conto dello Stato di ciascuna Amministrazione ai Ministri Superiori dei Dipartimenti a cui essi rispettivamente appartengono ed il Direttore medesimo riceverà per il canale di detti Ministri gli ordini da eseguirsi e i Regolamenti da osservarsi in ogni azienda. Ritenuti provvisoriamente e fino a nuove disposizioni i diritti che si pagano attualmente all’ingresso dei generi in Portoferraio, (era questa imposta chiamata “gabella della porta” una imposta ,una dogana,da pagare alle porte della città sui generi alimentari che transitano:ndscr) ne sarà formato un articolo di Finanza Doganale dependente dall’Amministrazione delle R.R. Rendite e addetto all’indicato Uffizio Principale sotto l’Ispezione del Direttore. Vi sarà un Cassiere generale nella cui cassa dovranno essere versate tutte le Rendite delle rispettive Amministrazioni ,non escluse quelle provenienti dai Diritti da prescriversi dagli Uffizi di Sanità e di Marina forma del Sovrano Motuproprio dè 12 Gennaio 1816 e quelle Doganali come sopra. Niun Ministro delle rispettive Aziende ,né il Cassiere dell’Uffizio Principale potranno ordinare o fare pagamento alcuno,ancorchè di Ordinaria Amministrazione,senza l’approvazione e il mandato del suddetto Direttore il quale ogni volta che si tratti di Spesa Straordinaria dovrà interpellare l’I. e R. Governo per mezzo dei Respettivi Capi di Dipartimento. L’I. e R.A.S. promuove al posto di Direttore del suddetto Uffizio Principale delle R.R. Rendite e Aziende Riunite nell’isola d’Elba,Giuseppe Cantini con l’annua provvisione di lire quattromila oltre l’Abitazione in natura. Nomina al posto di Cassiere Pasquale Lambardi con l’Annua Provvisione di lire duemilacento. Autorizza il predetto Direttore a valersi provvisoriamente di Pietro Barberi in qualità di Commesso collo stipendio Mensuale di Lire Cento che saranno pagabili a di lui favore fin dal giorno in cui fu destinato a prestare servizio in Aiuto del nominato Cantini. Resta escluso ogni incerto a favore dei sovradetti Impiegati,ai quali dovrà cessare anche qualunque altro Assegnamento o Pensione da essi finora goduta per ragione di Impiego. Lo stesso Direttore è incaricato di formare in seguito il ruolo degl’Altri Impiegati che potessero essere necessari in detto Uffizio proponendo i Soggetti che saranno riconosciuti più onesti ed idonei ed avendo in vista quelli che principalmente oltre alle buone qualità uniscano il merito di un antico servizio. Dato lì 18 gennaio 1816. Ferdinando III V.Fossombroni GB Nomi “ (Affari del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 5 settembre 1815 al 18 marzo 1816.Filza 2.Carta 297.ASCP) La disposizione contenuta nel motu proprio granducale , sopra integralmente riportato,stabilendo che della gabella della porta “ne sarà formato un articolo di Finanza Doganale dependente dall’Amministrazione delle R.R. Rendite “ mandò nel più totale sconcerto la magistratura comunitativa di Portoferraio in quanto sottraeva un importante introito alle casse comunali . Infatti tale introito diviene “articolo di Finanza Doganale” gestito dall’Uffizio Princiaple delle Regie Rendite appena costituito. La “gabella della porta” era così chiamata perché le merci in entrate dalle porte , a “Terra” e a “Mare”,delle fortezze medicee di Portoferraio erano sottoposte ad una imposta d’ingresso da pagarsi al corpo di guardia presente ad ogni porta ed appositamente predisposto a questo scòpo dalla magistratura comunitativa quale “impiego comunitativo”. Vi furono proteste e suppliche di cui ho già parlato, per aver sottratto alla casse comunali la “gabella delle porte” All’Elba,oltre il predetto Uffizio Principale delle Regie Rendite esistono anche uffici d’esazione dell’amministrazione generale del registro ed aziende riunite. Infatti l 7 febbraio 1817 “il devotissimo servitore A. Bernardi” dall’uffizio dei fossi di Pisa scrive al Cancelliere dell’Elba rimettendo un “esemplare della Distribuzione e Circoscrizione degli Uffizi di Esazione”. Questo”esemplare” è in stampa e porta il titolo “Prospetto della Distribuzione degli Uffizi d’Esazione dell’Amministrazione Generale del Registro ed Aziende Riunite ,stabilita col Sovrano Motuproprio dè 29 Gennaio 1817” (Circolari e ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 59.ASCP) In questo “esemplare” sono catalogati tutti gli uffici facenti parte dei tre compartimenti in cui era stato suddiviso tutto il territorio granducale per l’amministrazione dell’esazione del tasse:compartimento di Firenze,di Pisa e di Siena. In quello di Pisa c’è compreso l’ufficio di Portoferraio che a sua volta comprende due uffici uno della comunità di Longone e l’altro della comunità di Rio. Marcello Camici ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
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