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I MISTERI MARITTIMI da I MISTERI MARITTIMI pubblicato il 5 Settembre 2014 alle 6:01
[COLOR=darkblue][SIZE=4]TASSA DI SBARCO TOP SECRET [/SIZE] [/COLOR] di Romano Bartoloni Come tutti gli altri tantissimi proprietari di seconda casa allโ€™Elba, pago fino allโ€™ultimo euro le imposte comunali, peraltro alcune assai salate in rapporto allโ€™effettivo periodo di soggiorno. Alla pari del trattamento riservato agli isolani residenti, mi sarei aspettato di essere esentato a vista dalla tassa di sbarco senza il ricorso al farraginoso iter burocratico presso il Comune di competenza. Per di piรน un inspiegabile velo di silenzi produce un circuito di disinformazione: non sei avvisato sulla possibilitร  di esenzione nรฉ direttamente con le cartelle esattoriali, nรฉ indirettamente tramite manifesti o volantini nelle bacheche fornitissime di propaganda dei traghetti o presso le biglietterie nella stazione marittima. Nonostante il buon diritto allโ€™esenzione, verso volentieri il tributo alla speranza di un migliore futuro per lโ€™Elba, anzi sarei disposto a pagare una tariffa maggiore se messo di fronte alla prospettiva di un radicale intervento contro i cronici disservizi del territorio. Ora risulta che la tassa di sbarco, entrata in vigore nel giugno dellโ€™anno scorso, abbia procurato unโ€™entrata di 400 mila euro solo nei sei mesi del 2013. A tutto oggi, il gettito complessivo potrebbe aver superato il milione. Un calcolo ad occhio e croce, non circolando alcuna documentazione di bilancio, secondo le regole della trasparenza, nei siti web ufficiali degli 8 Comuni che partecipano alla cosiddetta gestione associata del turismo dellโ€™isola dโ€™Elba (una forma di riedizione del soppresso APT) e che si dividono gli incassi. Sullโ€™impiego di questo consistente ricavato, si ha la sensazione che ci sia una specie di top secret. Tra i notiziari arretrati dei bene informati giornali online dellโ€™Elba, appare un comunicato diffuso il 20 marzo us dal Comune capofila della gestione, Capoliveri, che annunciava la destinazione dei fondi riscossi con la nuova tassa allโ€™avvio di โ€œuna poderosa campagna di comunicazione e promozione dellโ€™identitร  del territorio attraverso tecniche e siti contemporanei ed innovativiโ€. In aggiunta, ho appreso dalla cortesia della collega giornalista Francesca Campagna (social media team leader della gestione associata) che la progettazione della campagna di comunicazione era stata realizzata da Maurizio Getz e Andrea Rossi, massimi esperti di โ€œmarketing digitale turistico territorialeโ€ e appositamente incaricati. Per saperne di piรน su un progetto cosรฌ rivoluzionario, la collega mi ha consigliato di rivolgermi direttamente ai due autori non essendo disponibile in proposito alcun documento di indirizzo. Diversamente dagli scopi annunciati, fonti ufficiose rivelano che il gettito del 2013 e buona parte di quello di questo anno sarebbero stati investiti nella miriade di celebrazioni per il bicentenario dellโ€™esilio di Napoleone, che avrebbero dovuto comportare oltre un ritorno di immagine anche un recupero delle presenze turistiche allโ€™isola. Mi permetto di ricordare agli addetti ai lavori che lโ€™imposta di sbarco รจ stata introdotta nel 2012 con un emendamento del โ€œdecreto semplificazioniโ€ dalla commissione finanza della Camera โ€œper finanziare progetti turistici, servizi pubblici e beni culturali e ambientali nei Comuni delle isole minoriโ€. Una formula ripresa pari pari nellโ€™art. 4 del regolamento della gestione associata. Piรน che lodevoli le intenzioni che potrerebbero soddisfare i 30mila elbani e i loro ospiti in un territorio governato, in attesa del Comune unico per legge, da 8 Sindaci, 44 assessori (1 ogni 723 abitanti), 124 consiglieri comunali (1 ogni 257 residenti) e 5 segretari comunali.
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