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IL DEGRADO DELL'ARTE E DEI SUOI BENI da IL DEGRADO DELL'ARTE E DEI SUOI BENI pubblicato il 30 Agosto 2014 alle 6:07
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA LINGUELLA, I SITI ARCHEOLOGICI, I BENI ARTISTICI [/SIZE] [/COLOR] Lo stato di conservazione e la gestione โ€“ non rosei - delle ville dei Mulini e di S. Martino da un poโ€™ di tempo attraggono critiche piรน o meno giuste, anche allโ€™estero. Ora l'attento amico Giancarlo Amore ci mostra che la situazione della Linguella non รจ migliore. Come si fa a dargli torto? Quei cartelli appiccicati sul cancello sono sciatti e indecorosi e se si entra dentro il museo archeologico si ha la sensazione di una tristezza infinita. Allestimento, vetrine, materiali, pannelli, sono gli stessi di trentโ€™anni fa, nonostante che le conoscenze siano progredite e nonostante che migliaia di reperti importanti giacciano senza cura nel caotico deposito della De Laugier. Il visitatore che volesse vedere i siti archeologici da cui provengono i reperti esposti nel museo si troverebbe spiazzato perchรฉ non ci sono informazioni sufficienti, non esiste collegamento con il territorio. Se poi Tizio e Caio, a forza di domande (non esistono cartelli di indicazione, eccezion fatta per la zona del granito di Campo), riuscissero ad avvicinarsi a qualche sito archeologico (per esempio gli abitati etruschi di Castiglione di S. Martino e di Monte Castello di Procchio) mal gliene incoglierebbe. Questi insediamenti si trovano su collinette in apparenza facili da scalare, ma arrivare in cima diventa unโ€™impresa da K2 perchรฉ i sentieri sono stati invasi da macchia e rovi. E il fortunato (?) che dovesse farcela, sarebbe preso dalla sconforto a causa del degrado che regna incontrastato. Ci รจ stato chiesto chi sia il direttore del museo archeologico della Linguella. A quanto ci risulta, per tanti anni (non sappiamo se รจ ancora cosรฌ) il museo, che รจ civico, รจ stato affidato a Marco Firmati dalla โ€œgestione associataโ€ dei musei elbani. La tutela dei reperti esposti (e dei siti archeologici), spetta invece per legge a Lorella Alderighi, responsabile di zona della soprintendenza archeologica di Firenze. A dimostrazione che nessuno ce lโ€™ha con le soprintendenze per partito preso, ci leviamo tanto di cappello per il funzionario responsabile per i beni artistici dellโ€™Elba. Nonostante che il suo ufficio sia a Pisa, รจ molto spesso in giro per lโ€™isola, a Marciana o a Portoferraio o a Capoliveri, in ogni stagione, a informarsi, a lavorare, a predisporre salvaguardia e restauri per dipinti o affreschi o sculture. Forse altri dovrebbero fare altrettanto: lโ€™Elba merita attenzioni frequenti e ravvicinate, e non รจ poi cosรฌ lontana nรฉ da Pisa nรฉ da Firenze. F.P dalla Redazione
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