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Marco Contini da Marco Contini pubblicato il 22 Agosto 2014 alle 8:15
[COLOR=darkred][SIZE=4]Della Incivilta' , della Incuria e del non rispetto delle Regole ( RioMarina ) . Di chi la colpa? [/SIZE] [/COLOR] di: Marco Contini Visto L'interessante dibattito aperto sia su Facebook in varie bacheche personali che su gruppi di interesse legati al Comune di Rio Marina , considerandomi un ospite nonche' turista interessato al buon ordine locale voglio dare un mio contributo personale al dibattito , molto aspro e critico, che leggo sempre piu' spesso, sopratutto ultimamente, sulla incivilta' del turista , sulla sua maleducazione e sul suo modo di comportarsi . Ovviamente ne parlo in relazione alle segnalazioni di incurie avvenute , non si sa , ancora, per colpa di chi, nelle ultime settimane sul territorio del Comune di Rio Marina. Il mio e' un contributo personale che spero alimenti un dibattito sereno e costruttivo atto a sanare e risolvere in maniera civile le problematiche ove esistano. Per tale motivo parto da un fatto. In un articolo pubblicato giorni fa sul Corriere della Sera ( questo il link per chi lo volesse leggere ( [URL]http://www.corriere.it/editoriali/14_agosto_08/bivacchi-tuffi-fontane-turisti-stranieri-non-ci-prendono-serio-00d200ba-1ec8-11e4-935f-58b9b86038b5.shtml[/URL] ) il noto giornalista Beppe Severgnini ( nonche' anche caro amico ) si chiede se sia colpa โ€œnostraโ€ se i turisti stranieri sono maleducati. Quando ad esempio fanno sesso sui ponti veneziani, vomitano nelle piazze fiorentine, evacuano nei vicoli romani o danneggiano i nostri Momumenti o Opere d'Arte. L'articolo , personalmente ritengo che possa avere due limiti: il primo รจ che mette in relazione troppe vicende tipo lโ€™immagine nazionale allโ€™estero e i disastri dell'Italia, che con il problema in sรฉ cโ€™entra poco; il secondo รจ che, soprattutto, lโ€™autore non specifica cosa intenda per colpa โ€œnostraโ€. Nostra di chi? Questo e' il punto nodale. Perchรฉ che in qualche modo la colpa o le colpe siano " nostre" , cioรจ di noi italiani, non cโ€™รจ dubbio, visto che le malefatte dei forestieri si verificano qui in Italia. Eโ€™ perรฒ anche troppo comodo riferirsi solo ed esclusivamente al malcostume o alla negligenza nazionale: io, come cittadino, non solo non mi sento affatto responsabile se un " fuori di testa " svizzero sfreccia a 200 kmh sullโ€™autostrada quando a casa sua guida come una lumaca, ma casomai mi sento parte lesa. Lo stesso dicasi se due svedesi se la spassano in pubblico, tra i passanti. A me la risposta al quesito di Severgnini sembra infatti molto ma molto semplice : non รจ una questione di costume italico o di regole che non ci sono, ma semplicemente della mancanza di volontร  di far rispettare le regole. Questo e' il punto. Da noi le regole e le leggi ci sono ma, sia a livello nazionale che a livello locale nessuno ne controlla il rispetto, o nessuno, verificata la mancanza di rispetto, interviene nรฉ sanziona il comportamento contrario alle norme, quindi queste perdono ogni significato e chiunque โ€“ soprattutto i prima increduli e poi furbi stranieri โ€“ ne approfitta per fare quello che vogliono. Quindi per tornare alla incivilta' locale cercherei di capire se chi si macchia di cio' sia solo e soltanto il turista , italiano o straniero che sia , o se un valido e notevole contributo sia dato anche dal cittadino locale che non rispetta adeguatamente le regole o , al massimo, non le rispetta del tutto. Con tutto il rispetto basta girare per il paese di Rio Marina ( e non solo ) per vedere che le macchine in perenne divieto di sosta o parcheggiate sui marciapiedi della passeggiata del lungo mare non sono solo e soltanto di turisti o , la sera , alcuni locali ( pochi fortunatamente ) che utilizzano la pubblica via per allestire ( e non penso con la autorizzazione ) i loro tavoli bloccando il passaggio di chiunque e costringendo a forzate gimkane i passanti non sono espressione di maleducazione del turista , che ha le sue colpe, ma anche di mancanza del rispetto di quanto gia' esiste come regola. Ovviamente se questo appena descritto si ripete quotidianamente e' solo e soltanto perche'( al netto della maleducazione ) chi deve controllare NON controlla ne sanziona. Necessita quindi un esame di coscienza collettivo ed uno sforzo comune ( anche della Amministrazione locale ) per risolvere i problemi che vengono sollevati ( dalla sporcizia lasciata per le strade e sul mare ai danni ai manufatti locali, alla occupazione abusiva di spazi comuni ) perche' addebitare tutto e solo allo " straniero " turista che sia non aiuta certo ed e' un facile alibi. Il rispetto delle regole e' e dovrebbe essere patrimonio comune, quello che manca qui ( e, ripeto non solo qui ) , ed anche molto, e' una marcata assenza di CHI le leggi e le regole le debba far rispettare . Bisogna pero' che ognuno abbia il coraggio di dirlo e professarlo se si vuole che le cose cambino, perche' la regola del lanciare il sasso e togliere la mano , oggi, non porta a nessun beneficio e sopratutto sollevare i problemi solo per innescare litigi per altre finalita' non risolve nulla, anzi crea maggiori danni. La foto allegata e' il compendio di quanto sopra : il Cartellone di benvenuto a Rio Marina , collocato sul porto , tranciato da una mano ad oggi ignota in un gesto vandalico proprio sotto le parole " Ama Rio Marina", quasi una sfida.
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