[COLOR=darkred][SIZE=4]SANITA’ ALL’ISOLA D’ELBA [/SIZE] [/COLOR]
Vivendo all’isola d’Elba cerco di capire cosa sta succedendo nella sanità dell’isola e,in particolare, all’ospedale di Portoferraio.
Esso infatti è un presidio di sanità pubblica mantenuto con le tasse di noi contribuenti,unico presidio sanitario sull’isola su cui contare in caso di emergenza ed urgenza.
Esistono due “schieramenti”: c’è chi dice che la struttura ospedaliera è smantellata e c’è chi dice che non è vero e promette di potenziarla.
Non vorrei a spese mie personali trovarmi a conoscere chi ha ragione o torto.
Così,qualche tempo fa scrissi su alcuni giornali online locali chiedendo all’amministrazione comunale di Mortoferraio di attivarsi per valutare una via da seguire per tentare di migliorare la struttura ospedaliera in modo tale che potesse dare serenità ad ogni potenziale utente sia che viva sull’isola sia che venga sull’isola per un piccolo periodo di tempo.
In sintesi: chiedere alla ASL livornese di accreditare l’ospedale di Portoferraio secondo gli standard della Joint International Commission.([URL]www.jointcommissioninternational.org[/URL])
Sono in attesa di una risposta poiché finora il silenzio è stato la risposta.
Mi sono chiesto perché.
Ho trovato due spiegazioni.
La prima: l’accreditamento dell’ospedale di Portoferraio secondo gli standard di questa commissione internazionale non interessa e/o è ritenuto inutile.
La seconda:non essendo il sottoscritto iscritto ad alcun partito politico e/ o comitato popolare e dunque non facendo parte di questo sistema partitocratico né di tutto quanto ruota ad esso intorno(associazioni palesi,riservate,occulte,sindacati,lobbies ecc)non è e non può essere preso in considerazione,non è introdotto,non conta nulla e allora…nessuna risposta,il silenzio.
Nell’ottobre 2013,circa un anno fa,partecipai ad un convegno organizzato all’Airone Hotel dalla Fondazione della Libertà per il bene comune, di cui è presidente Altero Matteoli.
Eravamo all’apertura della campagna elettorale per le elezioni amministrative comunali previste qualche mese dopo.
Schierati molti sindaci elbani all’epoca ancora in carica.
Titolo del convegno: “Quale Elba per il futuro”
Era un convegno dove si poteva solo ascoltare non essendo previsto domande da parte del pubblico presente anche se qualcuno derogò.
In una sala gremita ascoltai i relatori.
Tra questi c’era Franco Mosca.
Ci parlò di “fare turismo sanitario”: questo era il titolo esatto della relazione.
Conoscendo l’oratore,collega all’università di Pisa, ascoltai con attenzione e in silenzio.
E’ trascorso un anno .
Di quanto da lui detto e proposto in merito a “fare turismo sanitario” all’Elba ,non sono riuscito a trovare alcunché di realizzato.
Pertanto mi rivolgo a lui direttamente per sapere se quanto affermo è vero oppure se sbaglio: è stato realizzato qualcosa?
La stessa domanda è rivolta anche ad Altero Matteoli presidente della Fondazione della libertà per il bene comune ,organizzatore del convegno di cui sopra ho accennato.
Marcello Camici