ZITTI D’ESTATE NON ASCOLTATI D’INVERNO.
Caro Giovanni, forse al signor Dante è sfuggito l’articolo che un giornale tedesco ha dedicato all’Elba che definirlo nefasto è fargli un complimento. La nostra Isola è stata definita non sicura, pericolosa e approssimativa nell’organizzazione delle urgenze sanitarie.
Giovanni, se qualcuno d’inverno ascoltasse i messaggi di Giancarlo Amore e prendesse i dovuti provvedimenti, forse d’estate Giancarlo scatterebbe foto a Delfini e Murene.
Goletta verde se venisse in inverno ad analizzare il nostro mare lo troverebbe limpido mentre ora le ampolle non fanno che denunciare inquinamenti fognari per l’elevata quantità di liquami non smaltiti per la mancanza di sistemi adeguati di depurazioni. Inoltre nelle fogne finiscono ingenti quantità di oli esausti di attività commerciali e in maggior quantità, quelli famigliari. Sono ancora tanti gli esercizi commerciali che disperdono oli bruciati dall’uso, nelle fognature senza che nessuno mappi questi inquinamenti. Però oggi si legge di un accordo tra ESA e Comieco per aumentare la raccolta differenziata di carta e cartoni, mentre ci risulta che presso l’ESA è fermo da tre anni un suggerimento per la raccolta di oli esausti proposta da una ditta Elbana a costo zero.
Per gli scarafaggi il discorso è più complesso, poiché quel tipo di blatta esiste in tutte le località costiere del nostro Paese e quindi si devono mettere in campo disinfestazioni programmate con maggior impegno in inverno per monitorarla nella stagione estiva. Noi invece facciamo al contrario. Gli scarafaggi si combattono anche con la pulizia delle retrobotteghe e degli scantinati, dove si depositano derrate alimentari e bisogna evitare tassativamente, di depositare rifiuti alimentari fuori porta in attesa della raccolta perché oltre le piattole, fanno banchetto anche i topi.
Non è colpa dei Comitati Pro-sanità se l’elicottero non è riuscito a soccorrere al primo tentativo il turista su detto che presentava una grave frattura alla gamba. Il pilota non l’ha potuto imbarcare immediatamente per mancanza di carburante. Più volte l’aviatore ha cercato di potersi rifornire all’aeroporto di La Pila, ma non le è stato concesso perché al nostro aeroporto è stata tolta, dall’ASL6, la reperibilità serale e notturna che incide all’incirca 20,00 euro (venti) a intervento. La spesa oraria per addetto è di €. 3,30 centesimi ora. Così l’elicottero ha scaricato il medico per stabilizzare il paziente, e da Pomonte, quasi al buio della sera, è rientrato a Grosseto a rifornirsi per poi tornare, dopo alcune ore, a riprendersi paziente e medico.
Se i comitati in questi ultimi mesi non avessero denunciato continuamente la grave situazione del Pronto Soccorso e delle emergenze territoriali, non si sarebbero attivate quelle procedure che hanno riportato quasi alla normalità l’emergenza/urgenza estiva.
Francesco Semeraro.