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G. Muti da G. Muti pubblicato il 21 Luglio 2014 alle 8:05
[COLOR=darkblue][SIZE=4]I TURISTI, LE BOMBE SULL’ELBA E L’ INVASIONE DEL CENTRO STORICO DI PORTOFERRAIO [/SIZE] [/COLOR] G.Muti A parte i problemi creati dalla crisi economica, ci sono altri fatti che scoraggiano i turisti a venire all’Elba? Bisognerebbe accertarlo perché, qualora ci fossero, servirebbe poco spendere somme ingenti in pubblicità on line. Perché la pubblicità non avrà mai la forza dei fatti, che se negativi, diventano disastrosi specialmente se si presentano come avvertimenti: se andate all’Elba e vi succede qualcosa non dite che non vi avevamo avvertito. Eccone alcuni messi un po’ alla rinfusa: 1) Goeletta verde, come ogni anno, avverte che all’Elba ci sono delle zone inquinate quindi chi ci va sa cosa rischia. 2) I giornali hanno riportato che nel Tirreno, quindi anche nel nostro mare, sono apparse delle strisce bianche. Si sta indagando, ma potrebbe essere pericoloso. 3) Legambiente avverte che lo spostamento della Concordia attraverso il Santuario dei Cetacei è pericoloso perche potrebbero essere rilasciate sostanze velenose che inquinerebbero il mare, spiagge elbane comprese: i turisti e i loro bambini sono avvertiti. 4) Gli ambientalisti dicono che tutti gli scarichi civili vanno in mare e costruiscono e un pericolo per chi ci va. 5) Giancarlo Amore pubblica foto e dice che il nostro mare è pieno di merda, quindi nessuno( a meno che non si tratti di uno stronzo) ci si sentirà a proprio agio . 6) I Comitati Sanità dicono che all’Elba, in caso di emergenza sanitaria, si rischia la vita. 7) I giornali, nella loro bacheche, annunciano che sull’isola cadono bombe. Poi si apprende che non sono come quelle che cado sui palestinesi, sono bombe d’acque ma sono comunque pericolose, meglio tenersi alla larga. E riportano enfatizzandole le allerte meteo dei 3 sindaci orientali: “ il forte di Scirocco abbatterà alberi, cornicioni e tegole, che porterà scompiglio alla circolazione stradale, nei collegamenti marittimi, nelle alle attività marittime e vi sarà pericolo per la navigazione di diporto. Possibile pericolo per i bagnanti.( Azz!) 8) E poi, per finire i giornali annunciano l’invasione del centro storico di Portoferraio, non di paracadutisti, o alieni, ma di scartafacci che hanno preso possesso dei punti strategici della città mettendo l’intera popolazione sul chi vive. Si parla di un appello alla popolazione che il Sindaco Ferrari rivolgerebbe nelle prossime ore dalle antenne di Teeelba. Un giornale locale suggerisce, con grande finezza e senso dell’umorismo, suggerisce di mettere sott’olio questi scarafaggi e farne un prodotto tipico locale, raccontando anche di quando un tedesco ne trovo uno in una pizza. Mettevi , adesso, nei panni in un turista che ha programmato di andare a mangiare in un ristorante del Centro Storico. Questi alcuni punti, ma se ne potrebbero aggiungere altri. Se poi si pensa che per comperare il biglietto nave una famiglia deve aprire un conto in banca, allora ci rendiamo conto quanto facciamo per scoraggiare i turisti a venire all’Elba Bene, arrivati a questo punto c’è da chiedersi quando in quest’isola incominceremo a riflettere seriamente su questi fatti. E’ o no è possibile sollevare problemi seri e sacrosanti, come quelli sollevati da Legambiente dei Comitati pro-Sanità , e da Giancarlo Amore, senza smerdare ulteriormente l’immagine dell’Isola? Perché in questo modo si mette in ansia il povero turista che pensa di venire costringendolo a rinunciare. Abbiamo l’intero inverno per dibattere questi temi, e soprattutto tentare di risolverli, non dobbiamo aspettare che l’isola sia piena di turisti per mettere le mutande sporche fuori della finestra Per fare un solo esempio: i numerosi turisti di questi giorni hanno letto sulle bacheche dei quotidiani che il centro storico di Cosmopoli, in pieno bicentenario napoleonico,. era stato invaso da scarafaggi ? Chi ha responsabilità amministrative o specifiche in questo campo, dovrebbe intervenire e far capire ai giornali e a chiunque diffonda enfatizzandole notizie allarmanti che produce una efficacissima pubblicità contro l’isola che si traduce in danno reale per l’intera comunità. " Il Monello " al secolo Giovanni Muti
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