[COLOR=darkblue][SIZE=4]Costa Concordia Un affare economico? [/SIZE] [/COLOR]
Leggo i giornali, i quotidiani, le dichiarazioni di chi รจ favore e di chi รจ contro lo spostamento a Piombino del relitto della Concordia.
Tutti, chi piรน chi meno temono conseguenze drastiche per l'ambiente, molti commenti sono addirittura catastrofici. Diciamolo con parole povere e senza ipocrisie siamo in Italia dove la disoccupazione รจ ai massimi storici dal dopoguerra e chi non accetterebbe una commessa per lo smantellamento del relitto? Ecco che quindi si fanno avanti le autoritร portuali di Piombino e di Genova sollecitati dai governatori Regionali che intravedono nello smantellamento della Concordia un'occasione per i problemi occupazionali che sono gravi in tutte e due le realtร ;la crisi ha colpito soprattutto il settore siderurgico(Taranto-Piombino) per cui la cassa integrazione per circa tremila operai di Piombino(Chiusura annunciata della Lucchini ad Aprile) e la successiva disoccupazione costituiscono un caso allarmante e pericoloso di inadeguatezza delle risposte parzialmente mitigate dai lavori alla nuova banchina del porto.
โSe Sparta piange, Atene non rideโ
Anche a Genova la disoccupazione รจ alle stelle ed รจ chiaro che una commessa come quella dello smantellamento della Concordia รจ fondamentale per rilanciare il lavoro nella cittร ligure.
Che fare?
Trasportare il relitto a Piombino o dirottarlo verso Genova?La questione investe l'economia, l'ambiente, il lavoro.
Voglio fare i conti della serva. Per Piombino la Regione sta spendendo per il primo lotto funzionale
oltre 150.000.000 di Euro e l'opera dovrebbe essere pronta per fine Settembre.
Il tragitto per Piombino รจ cinque volte piรน breve rispetto a Genova e lo smaltimento della ferraglia della nave avverrebbe sul posto perchรฉ la fusione del ferro avverrebbe presso La Lucchini S.P.A. che anche se annunciata la chiusura ha gli altiforni sempre accesi ,quindi anche con minori costi rispetto al capoluogo ligure,che dovrebbe smaltire da altre parti il materiale ferroso.
Le condizioni meteo-marine per un giorno di navigazione sono facilmente prevedibili, e quindi verrebbe a scongiurarsi un ipotetico danno ambientale nel paradiso dei cetacei, con minor rischio di inquinamento per le coste toscane. I francesi direbbero"C'est l'argent qui fait la guerre".
Le persone di buonsenso al di lร del campanilismo opterebbero senza alcun dubbio per il porto di Piombino.Una domanda per la proprietร Costa Crociere ormai orientata su Genova :รจ sicura che quanto deciso possa diventare affare economico?
Francesco Tripicchio