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Gian Franco Casciano da Gian Franco Casciano pubblicato il 8 Giugno 2014 alle 15:14
E’ proprio del nostro triste tempo e dell’uso in anonimato di certi strumenti (il computer) il fatto che molti sentano di poter interloquire su questioni che (di tutta evidenza, visto quel che scrivono) non conoscono, persone che non fanno neanche il minimo sforzo di leggere quanto altri scrivono per…informare e che pretendono di valutare e di discutere su …ciò che non possono aver compreso,perché non lo hanno neanche letto (è meglio dir così piuttosto che dire non ne hanno compreso il senso) Al fine di evitare che altri motteggino in maniera paradossale (ed invitando comunque a leggere il programma delle iniziative capoliveresi per il bicentenario dell’esilio di Napoleone all’Elba e soprattutto il senso e lo spirito che lo anima) è da precisare che le manifestazioni capoliveresi hanno una loro singolarità rispetto a quelle degli altri paesi elbani. Capoliveri fu l’unico paese ad opporsi alle prepotenze dell’imperatore dell’Elba, Napoleone mandò a Capoliveri l’esercito in armi (e questa è storia: sarà distribuito a tutti i capoliveresi interessati un dossier con la documentazione storica, compresa la copia dell’ordine redatto da Napoleone il 16 novembre 1814) Appunto per questo le manifestazioni di Capoliveri non sono un festeggiamento, sono invece un omaggio…sì… ma non riverente all’imperatore! Senza anticipare ciò che ogni persona obiettivamente interessata e sopratutto chi dentro di sé si sente capoliverese potrà verificare partecipando (e soprattutto, alzatosi dalla sedia che lo trattiene comodamente ed anonimamente dinanzi al computer, proponendosi come volontario per dare un suo fattivo contributo nelle varie fasi dell’attuazione delle manifestazioni…cercansi volontari sopratutto per la custodia di opere e manufatti e documenti nella varie mostre organizzate) ci si permette di sottolineare come chi richiede l’aiuto di Napoleone perché (così un anonimo scrive) “interceda per far sospendere il pagamento della TASI” non conoscendo la storia capoliverese, (non ha neanche sfiorato con gli occhi quanto scritto nel programma pubblicizzato), visto che non v'è traccia d'ironìa nelle sue parole, non sa quanto paradossale sia la sua richiesta di aiuto a Napoleone..visto che Capoliveri cioè i Capoliveresi si opposero a Napoleone che pretendeva anche dai più poveri dei contadini e minatori il pagamento di tasse assolutamente impossibili, mentre pretendeva che i cavatori, finito il lavoro in miniera, lavorassero senza alcuna remunerazione a far le strade belle dell’Elba dove passavano le sue carrozze(strade che continuiamo a dire fatte da Napoleone…in realtà fatte con il sudore e la fatica e gratuitamente dai nostri contadini, i nostri operai, i nostri cavatori) . Quindi è questa occasione per ripercorrere la nostra storia di Capoliveresi…non vedrete merletti o balli di corte a Capoliveri…ricordare Napoleone sarà l’occasione per conoscere, conoscere finalmente la nostra storia…altro che giocar con le streghe! E con manifestazioni che speriamo siano comunque di interesse ampio ed attirino quindi quei turisti che i nostri operatori attendono per dare un senso ed un costrutto al loro lavoro.
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