[COLOR=darkblue][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1860) ASSISTENZA SANITARIA ALL’ISOLA D’ELBA. OSPEDALE DEGLI INFERMI E DEBITO PUBBLICO [/SIZE] [/COLOR]
(TERZA ED ULTIMA PARTE)
Nel 1818 il debito che le quattro magistrature dell’Elba avevano accumulato nei confronti del Regio Erario per l’assistenza dei malati civili ricoverati dentro l’ospedale militare di Portoferraio era pari a lire 28463.13.4
Un cifra enorme creatasi nel giro di tre anni e cioè da quando era stato soppresso l’ospedale degli infermi.
La clemenza di S.A.I. e R.,Ferdinando III Asburgo Lorena,venne a dipanare una situazione economica difficile.
Così si svolsero i fatti.
Il 9 dicembre 1818 il Provveditore dell’I. e R. Ufficio dei Fossi di Pisa scrive al Cancelliere Comunitativo di Portoferraio:
“Accompagno a V. Ecc.ma qui annessa in Copia una lettera direttami dall’I. e R. Depositeria nei 7 Dicembre corrente e con la quale mi vengono comunicate le Clementissime disposizioni con le quali è piaciuto a S.A.I. e R. Nostro Signore di regolare e comporre il pagamento delle somme di cui per dependenza della Spedalità somministrata dai loro individui dal Commissariato di Guerra di codesta isola sono Debitori verso il Regio Erario.
Ella si affretterà a comunicarle alle Magistrature delle Comunità rispettive e procurerà che coerentemente alle medesime sien regolate le assegnazioni che per tal oggetto debbono essere portate nei rispettivi bilanci di previsione.Ella si affretterà pure in quanto occorra alla stima che per interesse della Comunità di Portoferraio deve aver luogo dei diversi oggetti consegnati al Commissariato di Guerra nei 23 Agosto 1814,conforme è stato prescritto.
Di VS Ecc.ma . Pisa Dall’I. e R. Uffizio dei Fossi .9 dicembre 1818,dev.mo Sevr.re. G.Mecherini” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65. Carta 472.ASCP)
Ed ecco la lettera di accompagnamento dove “vengono comunicate le Clementissime Disposizioni con le quali è piaciuto a S.A.I e R. regolare e comporre il pagamento delle somme” relativo al debito accumulato dalle comunità elbane nei confronti del Regio Erario “per dependenza della Spedalità somministrata dai loro individui dal Commissariato di Guerra”
“Lettera scritta dal Direttore dei Conti dell’I. e R. Depositeria Generale al Provveditore dell’I.e R. Uffizio dei Fossi di Pisa datato 7 dicembre 1818.
N° 2992
Ecc.mo Sig.Sig.Pron.Col.mo
In risoluzione della Rappresentanza di VS Ill.ma in data 11 novembre caduto relativamente al Debito che le Comunità dell’Isola d’Elba tengono con la R. Depositeria per dependenza del trattamento dato dal 5 settembre 1815 a tutto dicembre 1817 ai Malati Paesani e Forestieri nello Spedale Militare di Portoferraio,è piaciuto a S.A.I. e R. di ordinare quanto appresso
Che il debito della Comunità di Longone in lire 2215.6.6
Quello della Comunità di Marciana in 1197.18.4
E l’altro quello di Rio in 1026.2.3
Totale lire 4439.7.1
Venga composto in tre anni 1818,1819,18120 a forma del Rescritto de 6 Gennaio prossimo passato e che le suddette Comunità oltre la rispettiva Rata della Composizione paghino nel 1819 la spedalità del 1818,nel 1820 la spedalità del 1819 e così nel seguito e dopo presentato il Conto del Commissariato di Guerra.
In quanto poi alla Comunità di Portoferraio il di cui Debito ammonta a lire 23161.9.8 ha la R.A.S.
comandato:
Che ferma stante la composizione nei tre anni 1818,1819 e 1820 a ragione di lire 7720.9.10 l’anno,la detta Comunità paghi in quest’anno 1818 in affettivo contante lire 5596.5.3 e che la residual somma di Lire 2124.4.7 sia imputata nel valore dei mobili,biancheria consegnata nel 1814 allo Spedale Militare e che a tale oggetto sia immediatamente fatta la Stima dei detti Mobili,Biancheria desunta dall’Inventario dei 23 Agosto 1814 e secondo il valore nello stesso giorno 23 Agosto 1814, se il prezzo sarà minore delle dette lire 2124.4.7 la Comunità paghi nel venturo anno 1819 la differenza e se sarà maggiore corrisponda quel meno sopra la Rata di Composizione dell’anno stesso.La Spedalità poi del corrente anno 1818 dovrà essere pagata nel 1819 dopo presentato il Conto del Commissariato di Guerra seguitando lo stesso sistema anche negli anni avvenire..
Dev.mo. Ill.mo serv.re Giuseppe Marchi” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1817 al 1818.C65. Carta 473.ASCP)
La R.A.S. (La Reale Altezza Sua),Ferdinando III Asburgo Lorena,venne davvero incontro all’imponente debito accumulato dalle comunità dell’Elba per l’assistenza dei malati civili nell’ospedale militare di Portoferraio.
C’è da domandarsi perché queste “clementissime Disposizioni” e cioè perché”è piaciuto a S.A.I. e R. di ordinare quanto appresso”.
A chi scrive piace pensare che Sua Altezza Imperiale e Reale ( S.A.i. e R.) abbia voluto così comporre la questione avendo compreso le difficoltà cui erano andate incontro le comunità dell’Elba in seguito alla chiusura dello Spedale degli Infermi soppresso con Motu proprio da lui emanato.
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio