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Ci sono diversi modi di offendere, alcuni diretti ed infelici come la frase sui disabili. E senza farne un cavallo di battagli è chiaro che ne risponde solo colui la ha formulata. Forse non si è neppure reso conto della castroneria e gravità e di certo quando si scrive bisogna saperlo fare. Ma alcuni commenti non sono da meno. Mi colpisce quello che esalta i laureati, ponendoli come baratro a difesa dei principi dei valori e della democrazia o giustizia. Ci prova quindi ad offendere chi non è laureato, come me con la sola quinta elementare, per fortuna di lauree ne possiedo tre, consegnate da un rettore che si chiama "vita". Una speciale, in filosofia, mi aiuta molto a tenere le distanze dai cafoni, si tratti di laurea o di rispetto per le persone meno fortunate, non da enunciare su CAMMINANDO, da farlo tutti i giorni nella vita. Comunque la cultura, l'arte, la scienza, l'informazione... oggi sono elementi a portata di tutti, non serve neppure la biblioteca multimediale, d'inverno si vive bene anzi benissimo per coloro hanno la fortuna o la capacità di avere amici. Porello colui che si consola guardando il titolo di studio. Anal Fabeta