Mar. Lug 1st, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 24 Maggio 2014 alle 5:49
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO-LORENA (1737-1801/1814-1860) ASSISTENZA SANITARIA ALL’ISOLA D’ELBA. OSPEDALE DEGLI INFERMI E DEBITO PUBBLICO. [/SIZE] [/COLOR] (PRIMA PARTE ) Dopo che Napoleone fuggì dall’Elba ,sull’isola esistevano tre ospedali: lo “Spedale dei Trovatelli”,lo “Spedale Militare,lo “Spedale degli Infermi”. Il costo del mantenimento degli Spedali dei Trovatelli e degli Infermi era a carico delle quattro magistrature delle quattro comunità in cui l’isola era stata suddivisa : le rispettive magistrature comunitative ponevano a bilancio il costo loro spettante per tenere in vita questi ospedali che si trovavano tutti e due a Portoferraio. Nel giugno del 1816 nel bilancio di previsione delle quattro magistrature comunitative elbane la voce di spesa per l’ospedale degli infermi si trova nel “titoli spesa” come “Mantenimento dei Malati Civili nello Spedale Militare” (Corrispondenza con Uffizio Fossi di Pisa dal 1815 al 1817.C60.Carta 65. ASCP) .Essa per Portoferraio è pari a lire 3000(prima voce di spesa per entità);per Marciana lire 500(terza voce di spesa);per Longone 700(terza voce di spesa);per Rio 800(seconda voce di spesa). Queste voci di spesa contribuivano in modo pesante a rendere in deficit il bilancio di previsione di tutte quattro le magistrature perché le entrate erano inferiori alle uscite previste.Per Longone il deficit previsto era pari a lire 8861;per Rio lire 3538;per Marciana lire 8068. Perché “Mantenimento dei Malati Civili nello Spedale Militare” e non nello Spedale degli Infermi ? Che cosa era accaduto ? Il conte Fantoni,nominato “Commissario Straordinario” per l’Elba e Piombino subito dopo la restaurazione avvenuta col congresso di Vienna ,procedette ad una riduzione della spesa .Prendendo in esame le voci di uscita quali figuravano dai preventivi presentati dai municipi elbani nel 1815 ne fece una generale revisione portando la spesa complessiva delle quattro comunità da lire 114.460 a lire 71593 . Questa drastica riduzione di spesa si tradusse in tagli alla spesa pubblica che il legislatore operò anche nella assistenza sanitaria e che per l’Elba si concretizzò col motu proprio di soppressione dello Spedale degli Infermi del 18 gennaio 1816: i malati civili furono indirizzati al ricovero nell’ospedale militare dove il Commissario di Guerra ne ebbe la direzione “ dependentemente dal Governatore in quanto interessa il buon Ordine e migliore Regolamento degli Individui che vi dovranno essere curati”. Questo il testo integrale del motu proprio con cui venne soppresso l’Ospedale degli Infermi. “Sua Altezza Imperiale e Reale nella determinazione di dare nuova e diversa forma allo Spedale di Portoferraio sopprime lo Stabilimento eretto sotto il passato Governo e che tuttora vi esiste,ed ordina che pagate agli impiegati le Provisioni a tutto il corrente mese di Gennaio,cessino dalle loro funzioni e resti abolito il ruolo attuale. Vuole che sia stabilito in Portoferraio uno Spedale puramente militare,ove dovrà esservi soltanto una Sala destinata per i Paesani,che vi potranno essere ricevuti a carico delle rispettive Comunità. Il Commissario di Guerra avrà la direzione e Soprintendenza di detto nuovo Spedale dependentemente dal Governatore,in quanto interessa il buon Ordine e migliore Regolamento degli Individui che vi dovranno essere curati. L’attuale Commissario di Guerra assumerà direttamente la consegna di tutto ciò che esiste,spettante all’antico Spedale ed occorrente per fornirne quello di nuova erezione. Lo stesso Pro-Commissario rimetterà sollecitamente,per mezzo del Governatore o del Commissario Straordinari o (conte Fantoni ndscr.) il Piano per la montatura di detto Spedale ,colle Istituzioni e Regolamento che saranno creduti i più opportuni e con il Ruolo degli Impiegati ,che possono esservi assolutamente necessari,proponendo i Soggetti e la Provisione da assegnarvi a ciascuno ,con l’avvertenza di valersi nel Servizio Interno,per l’oggetto di Economia,di quei Militari che recessi o per età o per altre Cause resi meno capaci del Servizio attivo.Il Governatore ovvero il Commissario Straordinario accompagnerà ildetto Piano all’I. e R. Segreteria di Stato nella sue Osservazioni e con quei progetti ulteriori che giudicherà di maggiore utilità e convenienza. Dato il 18 gennaio 1816. Firmato Ferdinando . Visto Fossombroni,GB Nomi” (Idem come sopra.C60.Carta 9.ASCP) Dalla lettura di queste ultime righe del motu proprio del legislatore(Ferdinando III Asburgo Lorena) risulta evidente che essendo al corrente che nei bilanci in deficit delle magistrature comunitative elbane la voce di spesa che influiva con notevole entità era quella per “mantenimento degli infermi”, decreta la soppressione del lo “Spedale degli Infermi” : la loro cura avverrà dentro lo spedale militare dove verrà riservata una sala e “con l’avvertenza di valersi nel Servizio Interno,per l’oggetto di Economia,di quei Militari che recessi o per età o per altre Cause resi meno capaci del servizio attivo” . Evidenti dunque i motivi economici alla base del motu proprio del legislatore . Marcello Camici ASCP. Archivio storico comune Portoferraio
... Toggle this metabox.