Io invece sento fortemente la mancanza della politica ed in particolare modo dei politici. Che poi in definitiva si riducono a pochi soggetti. Che devono spesso maggiormente rendicontare alle sezioni o direzioni invece che ai cittadini. Resta qualche colpo di coda isolato ma insignificante e logico, la perdita del potere logora sempre.
Era sempre una corsa a accordi pre/elettorali dove i programmi erano l'ultima cosa da redigere. Dove le persone venivano imposte dalle tessere o dal peso dei voti della consultazione precedente.
Chi non ricorda le furibonde trattative nelle varie sezioni negli anni ottanta, addirittura i commissariamenti???
I cittadini si sono rimpadroniti del diritto di organizzarsi e di decidere il proprio futuro e gli ordini di scuderia lasciano il tempo che trovano, come le candidature politiche non criticabili o meno di quelle personali.
Finalmente liberi? A Capoliveri pare di sรฌ.
(E questo vale per entrambe le liste, a cui eventualmente sono i partiti ad aderire e non il contrario.)
Tarquinio