[COLOR=darkred][SIZE=4]25 APRILE.
LA GUERRA, IL BUIO, LA LIBERAZIONEโฆ.. IL MOMENTO ERA QUELLO. [/SIZE] [/COLOR]
Le loro storie sono la nostra memoria, Le storie dei nostri nonni ci annoiavano, adesso non sappiamo dire quanto ci dispiace non poterle piรน ascoltarle. Cโera miseria. Si andava a scavare le patate che nascevano selvatiche nei prati. Trovare un pezzo di pane bianco era un sogno, si portava in famiglia quel dono di Dio e si divideva fra tutti.
Il momento era quello, le storie sono quelle.
Si percorrevano chilometri in bicicletta per trovare qualcosa da mangiare, si metteva nei barattoli di vetro, si cascava dalla bicicletta e si doveva dividere con le mani il cibo dal vetro. Le ragazze pedalavano per molti chilometri sulle loro biciclette con ordini e messaggi nascosti fra i vestiti con coraggio e incoscienza. Le donne che nascondevano uomini nelle cantine o nelle soffitte, cucivano vestiti e cucinavano minestre.
Il momento era quello, le storie sono quelle.
Dal treno merci fermo fuori stazione si udivano lamenti e si vedevano mani che uscivano dalle fessure di ventilazione dei carri bestiame che chiedevano acqua, mentre urine e feci, parzialmente secche, colavano da sotto le porte e fra le assi.
Il momento era quello, le storie sono quelle.
Lo racconto a Voi come lo hanno raccontato a me pur sapendo che certe cose non si possono capire, come forse non le ho capite io, ma la lettera che mio nonno mi leggeva scritta da Giordano Cavestro, 18 anni, fucilato nel maggio del 44, la ricordo:
Cari Compagni, ora tocca a Noi.
Andiamo a raggiungere gli altri gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria dโItalia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma lโidea vivrร nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare piรน vittime possibili.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che รจ cosรฌ bella, che ha un sole cosรฌ caldo, le mamme cosรฌ buone e le ragazze cosรฌ care.
La mia giovinezza รจ spezzata ma sono sicuro che servirร da esempio.
Sui nostri corpi si farร il grande faro della libertร .
Che cosa dire, il momento era quello, le storie sono quelle.
Francesco Semeraro