Caro Giancarlo, mi dispiace contraddirti, ma le mie non sono vaghe argomentazioni, ma nรจ piรน nรจ meno che la pura e sacrosanta veritร . Tu non puoi continuare a disconoscere tutto ciรฒ che non viene scritto o detto da Casaleggio-Grillo ed a non riconoscerere legittimato nessun prlamentare se non i vostri, quelli ubbidienti ai guru s'intende! Ed ancora, vorrei che tu capissi che quello che sto dicendo non sono delle offese gratuite nei tuoi confronti che non so neanche chi tu sia, veramente, bensรฌ uno sforzo, che credo vano, per cercar di farti mettere i piedi per terra sperando tu possa prendere coscienza di cos'รจ veramente codesto movimento. Un caso di tanti: mi vuoi spiegare come si fa a dare del ladro a tutti gli altri parlamentari, quando i vostri, da questo punto di vista, battono tutti gli altri? E' vero o non รจ vero che stanno li a prendere gli stessi stipendi di tutti gli altri, ma in compenso non hanno mai prodotto niente se non casino, insulti ed impedito che gli altri facciano qualcosa? Chi ve lo dร , sempre che anche tu sia di quel parere, ben inteso, il diritto di operare per mandare a fondo il paese?
Tu dici di sentirti offeso, bene, ma ti sei mai chiesto come potrebbero sentirsi i "non grillini", cioรจ tutti gli altri ritenuti indegni anche per dialogare? E' vero o non รจ vero che che, anche da questo blog รจ stato piรน volte ribadito da voi, che mai e poi mai concepirete di collaborare con qualsiasi altra forza politica perchรจ evidentemente ladra e corrotta? E tu vieni a dire a me, che poi farei parte degli "altri", che uso toni offensivi, violenti e provocatori? Ma tu sei davvero convinto di aver ragione e di avere la veritร in tasca sensa neanche provare a considerare per un attimo, almeno qualcosa di quello che tanta gente ti fa notare?
Casaleggio, Grillo ed i suoi adepti sono sono stati unti, per caso, da un dio supremo per giustiziare tutti i cattivi e costruire un nuovo mondo, ad esempio "Gaia"? Amico mio Giancarlo, quello che dico no sono provocazioni, bensi uno spaccato minimo di una realtร che ha dell'inverosimile, sotto gli occhi di tutti e che non ha bisogno di dimostrazioni. L'ostinata negazione dell' evidenza suscita all'interlocutore un profondo senso di tristezza prima ancora di entrare nel merito e nella valutazione dell'oggetto.
Giulio