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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 1 Marzo 2014 alle 7:35
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA. ORGANIZZAZIONE DELLA CANCELLERIA COMUNITATIVA DI PORTOFERRAIO. [/SIZE] [/COLOR] (QUARTA ED ULTIMA PARTE) Per potere svolgere ed espletare tante ed importanti funzioni nella vita amministrativa comunitativa ,il Cancelliere Comunitativo aveva bisogno di uffici con personale dipendente efficiente. Il controllo della efficienza di questo personale era esercitato dagli organi di Soprintendenza Comunitativa , i quali per norme precise di legge richiedevano annualmente al Cancelliere notizie sugli impiegati negli uffici di Cancelleria .Il Soprassindaco G. Brancadori,nel dicembre del 1817, così scrive da Firenze dall’Uffizio generale delle comunità del granducato,al Cancelliere comunitativo dell’Elba: “Circolare n. 935 Eccellentissimo Signore, coerentemente agli Ordini contenuti nelle Circolari dei 22 Aprile 1778 e 3 Aprile 1782 dovrà VS somministrarmi con la possibile sollecitudine le convenienti informazioni sulla capacità,applicazione e condotta degli Aiuti, Copisti ecc addetti a codesta Cancelleria ancorchè non fosse compiuto l’Anno del loro Servizio,facendomi nel tempo istesso separatamente conoscere il numero e le qualità degli Impiegati che potessero essere stati destinati a servire in codesta istessa Cancelleria a carico delle rispettive Comunità,non omettendo di avvertire in forza di quali Ordini abbia avuto luogo la loro ammissione. Debbo poi commetterle di continuare immancabilmente a trasmettermi le sopraccennate informazioni dentro il Mese di Novembre di ciasched’un Anno,e non più oltre,avvertendo di non farsi debitore di aver omessa veruna particolarità e circostanza,onde possa chiaramente rilevarsi il giusto e vero carattere dei soggetti con esprimere tra le altre qualità anco l’età dei medesimi. E mi confermo Di VS Ecc.ma Firenze dall’Uffizio Generale delle Comunità del Gran Ducato.9 dicembre 1817. Devot.mo Servitore. G. Brancadori Soprassindaco” (Circolari ed ordini dal Soprassindaco Provveditore dal 1815 al 1818.C64.Carta 103bis.ASCP ) Trascorrono pochi giorni e in data 26 dicembre 1817 ecco la risposta del Cancelliere Comunitativo di Portoferraio: “Stato dell’Impiegati e addetti nella Cancelleria Comunitativa di Portoferraio. 1. Savi D. Filippo,Aiuto Residente in Longone;a. 40; 23 dicembre 1815 (data dell’ordini i quali sono ammessi al servizio),capace,onesto attento, attivo 2. Tomassini Amadio,Aiuto Residente in Marciana;a. 29; 23 ottobre 1816(data dell’ordini i quali sono ammessi al servizio),capace,onesto,attento,attivo 3. Fazzi Jacopo,Copista nella Cancelleria a Portoferraio,a. 23,dal 30 marzo 1816 da contare per altro dal gennaio 1816 (data dell’ordini i quali sono ammessi al servizio),capace,onesto e attivo.Questo impiegato con il (……) fissato provvisoriamente a carico di tutte le Comunità dell’isola. Dalla Cancelleria Comunitativa di Portoferraio. 26 dicembre 1817” ( Idem come sopra ) Questa nota sullo “stato dell’impiegati nella Cancelleria Comunitativa di Portoferraio” è molto interessante perché evidenzia come il sistema amministrativo granducale avesse in grande considerazione l’efficienza della cancelleria comunitativa quale fulcro,pernio dell’amministrazione locale:aveva per questo istituito in Firenze un Uffizio Generale delle Comunità del granducato presieduta dalla figura del Soprassindaco. Con l’efficienza richiesta, basata sulla qualità degli impiegati,si evidenzia anche la organizzazione all’isola d’Elba della Cancelleria Comunitativa: un unico cancelliere residente in Portoferraio,con sede dentro il Palazzo Comunitativo,la Biscotteria, coadiuvato da due Aiuti residenti nelle “residenze comunitative” site una a Longone e l’altra a Marciana ,Aiuti Residenti che avevano l’obbligo di partecipare alle adunanze magistrali delle rispettive comunità con funzione di cancellierato oltre che corrispondere col Cancelliere Comunitativo per gli affari correnti amministrativi. Infine,non essendovi altro modo di archiviare,trasmettere gli atti amministrativi,era creata la figura dell’impiegato con funzione di Copista degli atti amministrativi. Marcello Camici ASCP.Archivio storico comune Portoferraio
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