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La seconda parte che narrò questo personaggio del Paesino di Chiessi,sempre tra un bicchiere di vino e l'altro. Diceva;che la valle del Baccile e immensa e sconfinata e in tale vallata molti popoli l'avrebbero attraversata,tra cui Cinesi,Turchi,indiani Cajowa e aphaces,ed infine il popolo Chiessese che tra i più evoluti si fermò cominciando a piantare vigna,castagni e dedicarsi alla pastorizia,vivendo su nella valle dentro delle grotte e tenendosi lontani dalla costa marina per paura dei Turchi,che in tale epoca era un popolo Pirata,e per paura i Chiessesi stavano alla larga, anche se lo raccontava ridacchiando sotto i baffi,voleva farmi capire che forse Hai Turchi conveniva stare alla larga dai chiessesi.Comunque tornando al discorso della recente scoperta di un cimitero indiano in cima alla valle del Baccile,scoperta fatta da un contadino del posto che arrivato in paese diede la grande notizia di tale scoperta,affermando che avrebbe visto dei graticoli (graticci) detto alla chiessese dove vi depositavano i loro cari defunti.La notizia fece scalpore, e fece il giro del mondo.Al mattino seguente tutta Chiessi ed il suo scienziato paesano si recarono in cima alla valle per vedere questo misterioso cimitero Indiano.Arrivati sul posto dopo ore di viaggio,lo scienziato esaminati questi misteriosi reperti (graticci) spiegò al popolo chiessese,che quei graticci non erano indiani,ma erano di un contadino di chiessi morto 70 anni fa di malaria,e quei graticci servirono per mettere a seccare fichi e castagne.La delusione fu tremenda,ma essendo Chiessi un paese orgoglioso e di abitanti semplici e simpatici,festeggiarono ugualmente della mancata scoperta con il proprio vino DOC Vitigno Valle del Baccile produzione di origine controllata bianco e rosso.Qua finisce la seconda parte della storia raccontata da un vecchietto bevitore di buon vino,ma sincero.