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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 23 Febbraio 2014 alle 5:59
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA. CANCELLERIA COMUNITATIVA DI PORTOFERRAIO: REGISTRI DI STATO CIVILE [/SIZE] [/COLOR] (TERZA PARTE) La legge aveva consegnato al Cancelliere Comunitativo anche l’attribuzione di “Notaro per gli atti amministrativi”. Pertanto a lui furono assegnati i còmpiti nell’organizzazione del servizio di stato civile(nascite,matrimoni,morti) di tutta la comunità della sua giurisdizione. All’Elba, che era tutta quanta sotto una unica cancelleria comunicativa collaborante con vari Aiuti cancellieri che abitavano in Residenze Comunitative presenti in alcune comunità dell’isola,il Cancelliere trovò non poche difficoltà nell’applicazione della legge 18 giugno 1817 sullo Stato Civile. L’I.e R. Governo vuole un servizio di stato civile efficiente ed ordinato ,per questo ,lo stesso “Ministro dello Stato Civile” Gaetano Gasbarri,scrive alla Cancelleria Comunitativa di Portoferraio : “In esecuzione di quanto dispone l’Articolo primo delle Istruzioni annesse alla Legge del 18 Giugno prossimo passato sullo Stato Civile,ho rimesso a VS Ecc.ma i Registri,Duplicati,Estratti mensuali,Certificati negativi e quanto altro può occorrere pel servizio dell’anno 1818 alle Parrocchie ed altri Stabilimenti compresi nella Comunità di Portoferraio,presso i quali debbono registrarsi gli Atti di Nascite,Morti e Matrimoni…. Dev.mo Obbl.mo Servitore. Il Ministro dello Stato Civile.Gaetano Gasbarri “(C63 .Lettere della Consulta Segreteria del Regio Diritto e dei SS Governatori Auditore delle R.R. Rendite ed altri dal 1815 al 1818. Filza .1817.Lettere dalla Segreteria del Regio Diritto.ASCP ). La collaborazione richiesta ai parroci non fu piena ed efficiente. Talvolta erano omessi alcuni dati. Da Firenze,Tommaso Magnani scrive al Cancellerie Comunitativo dell’Elba: “Nell’atto di matrimonio riguardante Giacomo Serocchi e celebrato nello scorso Gennaio nella Chiesa di S. Ilario in Campo,Comunità di Marciana,quel Parroco ha omesso di notare il nome della Sposa.Dalla Segreteria del regio Diritto.Li 6 Marzo 1818.Dev.mo Servitore. Tommaso Magnani “( Idem come sopra ). E ancora “Il Parroco di S. Caterina a Marciana,Comunità di tal nome,registrando l’Atto di Matrimonio contratto nel passato Aprile tra Francesco Grizi e Francesca Gualandi ,ha tralasciato l’epoca della dazioone dell’Anello.Si compiacerà pertanto VS Ecc.ma di rilevare dal citato Ecclesiastico e rimettermi un certificato da Esso sottoscritto col quale venga supplito a tale omissione.Dalla Segreteria del R. Diritto 25 Maggio 1818.Dev.mo servitore Tommaso Magnani” (Idem come sopra ) Talvolta i dati erano completamente assenti:”Dagli Atti dello Stato Civile del mese di Giugnp p.p. rimessi da VS Ecc.ma per la comunità di Rio ho osservato che mancano quelli di Morti e Matrimoni delle Chiese dei SS Rocco e Marco alla Marina di Rio.Dalla Segreteria del Regio Diritto.21 Marzo 1818.Dv.mo Serv.ore.Magnani ( Idem come sopra ). E ancora “Mancano gli stati degli Atti relativi alla Parrocchia della SS Vergine del Carmine di Longone per Gennaio e Febbraio scorsi e quelli di S. Rocco alla Marina di Rio per Febbraio.Dalla Segreteria del R. Diritto 30 Marzo 1818.dev.mo Serv.re Magnani” (Idem come sopra) Questa cattiva collaborazione da parte dei parroci dovette creare grandi difficoltà al Cancelliere Comunitativo il quale non poteva far altro che sollecitarli come si evince da questa lettera arrivata da Firenze “Ho ricevuto con la Sua de 8 Maggio corrente gli Stati di riepilogazione delle Comunità sottoposte a codesta Cancelleria per gli anni 1814,1815,1816 e 1817.I vuoti che si osservano essendo indipendenti dal fatto dei Parroci non possono questi Ecclesiastici essere tenuti a dare ulteriori schiarimenti .E solo sarà cura di VS Ecc.ma il sollecitarli alla trasmissione delle portate Statistiche pel corrente anno 1818. Di VS Ecc.ma Dalla Segreteria del R. Diritto 15 Maggio 1818.Dev.mo Serv. Magnani” ( Idem come sopra ). Le sollecitazioni non mancarono ed ebbero anche effetto. Infatti ,da Firenze,fu richiesta al Cancelliere di redigere una nota di quei parroci che hanno collaborato:”Ecc.mo Sig.Sig. Pad.ne Col.mo. Per mettermi in grado di eseguire di eseguire le Sovrane risoluzioni partecipatemi con biglietto dell’I. e R. Segreteria di Stato dè 18 Giugno corrente relativamente al Servizio dello Stato Civile,occorre che VS Ecc.ma mi rimetta senza il minimo ritardo la nota di quei Parrochi le di cui Chiese sono situate nella Comunità sottoposta a codesta Cancelleria ,e i quali si sono con maggior zelo e sollecitudine distinti finora nel servizio summentovato. Nella nota medesima VS Ecc.ma mi indicherà non meno il nome e il cognome de’ Parrochi,che le Chiese cui sono addetti e le Comunità sono queste situate. In attenzione pertanto di pronta replica accompagnata dalle notizie sud divisate,passo a dirmi con distinta stima . Di VS Ecc.ma. Dalla Segreteria del Regio Diritto.Lì 23 giugno 1818.Dev. Servitore Tommaso Magnani”( C63. Lettere della Consulta Segreteria del regio Diritto e dei SS Governatori Auditore dell R.R. Rendite ed altri dal 1815 al 1818.Filza lettere dall’Imperiale e Regia Consulta. ASCP ) Da parte del Cancelliere comunitativo dell’Elba non si fece attendere la “pronta replica accompagnata dalle notizie suddivisate”, perché dopo appena una decina di giorni : “Comuni tà di Marciana.Nota dei Parrochi che con maggiore zelo e sollecitudine distinti fino ad ora nel servizio di Stato Civile 1.Leoni Don Carlo,Pievano,S.Niccolò di Poggio 2.Spinetti Don Giorgio,Arciprete,S.Piero in Campo 3.Garbi Don Tommaso,Pievano S.Ilario in Campo 4.Pieruzzioni Don Gio Antonio,Vice Curato,S.Chiara della Marina di Marciana Marciana dalla Residenza Comunitativa .lì 3 luglio 1818.A. Tommasini Alfredo.” “Nota dei Parrochi le di cui Chiese sono situate nella Residenza Comunitativa di Longone. Comunità di Longone. _Selano Don Francesco_ Proposto Curato della Chiesa Prepositurale di Longone ,S. Jacopo _Corretti Don Lorenzo_ Arciprete della Chiesa Arcipretale dell’Assunzione di Maria SSma di Capoliveri Comunità di Rio. _Angioletti Don Diego_Proposto Curato della Chiesa Prepositurale di Rio,sotto l’Invocazione dei SS Jacopo e Quirino. Tutti i suddetti Parrochi hanno fino a qui dimostrato tutta la loro attenzione,zelo,sollecitudine ed esattezza nel servizio relativo alle operazioni riguardanti lo Stato Civile,essendosi anche con tutto il maggior impegno prestato ad ogni richiesta nel somministrare quelle notizie che l’andamento di detto servizio richiedeva. Longone dalla Residenza Comunitativa.Lì 4 luglio 1818.Filippo Saviozzi”( Idem come sopra ) Al Cancelliere spettava anche il còmpito di comunicare alla comunità di sua giurisdizione quanto era il costo,la ”tangente”,da pagare per l’allestimento di questo efficiente registro di stato civile come prescritto nelle Istruzioni annesse alla legge del 18 giugno 1817 : per la comunità Portoferraio tale cifra ammontava per l’anno 1819 a” lire quarantatrè, soldi undici,denaro uno”. Ogni cancelleria comunitativa del granducato doveva provvedere a far pagare una “tangente” alla magistratura comunitativa poiché con “Sovrano Dispaccio” Sua Altezza Imperiale e Reale lo aveva ordinato “per dare un andamento regolare al servizio in questione”. ”L’Articolo XII delle Istruzioni annesse alla Legge del dì 18 Giugno 1817 sullo Stato Civile ,determina che le spese di stampa,legatura,carta ecc dei Registri da tenersi nelle Parrochie ed altri pubblici Stabilimenti della Toscana,siano a carico delle Comunità rispettive in proporzione del consumo di cui sono essi suscettibili. Egli è in conseguenza di questa disposizione che essendo stati formati i Registri dei quali si tratta,per l’anno 1819 si è proceduto a liquidare le spese che li riguardano; e SUA ALTEZZA IMPERIALE E REALE in vista del risultato di tale operazione e per dare un andamento regolare al servizio in questione,ha ordinato con Sovrano Dispaccio dal primo del corrente mese,partecipatomi con Biglietto della I. e R. Segreteria di Stato del giorno medesimo,che la tangente dovuta alla Comunità di Portoferraio sottoposta a codesta Cancelleria ,per ciò che riguarda l’oggetto sud divisato resti fissata per l’anno 1819 nella somma di lire quarantatrè,soldi undici e denaro uno che VS Ecc.ma comprenderà nel Bilancio di previsione dell’anno medesimo.E che il pagamento totale dell’accennata somma debba dal Camarlingo della Comunità sud divisata eseguirsi nel corso dei primi sei mesi dell’anno prossimo venturo ed ogni bimestre la rata nella Cassa dell’Uffizio di Soprintendenza Comunitativa di Pisa la quale ne corrisponderà l’importare a quella dello Stato Civile. Di Vs Ecc.ma .Dalla Segreteria del Regio Diritto .Lì 11 Agosto 1818 .Devotissimo Servitore. Tommaso Magnani” ( Idem come sopra ) Marcello Camici ASCP. Archivio storico comune Portoferraio
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