Non nascondo che prima di cominciare a scrivere avevo un certo timore, perchรฉ trovi sempre chi legge e quando lโargomento รจ lโindustria turistica, cโรจ il pericolo di fare qualche danno.
In genere ogni territorio che vende un prodotto vacanze, propone sempre una meta turistica di richiamo e agli albori di questa attivitร economica, lโElba si presentรฒ sul mercato proponendo lโevento storico dellโesilio Napoleonico. Non cโera prodotto locale o dรฉpliants in cui non apparisse la โNโ napoleonica, strutture ricettive e altre attivitร presero in prestito lโappellativo Napoleone al punto che in un famoso ristorante di Procchio (oggi chiuso), nella sala da pranzo capeggiava la scritta: โQui Napoleone non ha mai mangiatoโ.
Poi le proposte si sono rivolte ad un mercato molto piรน ampio anche se con maggiore concorrenza, facendo decadere il richiamo Napoleonico.
In occasione del Bicentenario di Napoleone allโElba puรฒ ripartire questo volano di richiamo e oltre alle attivitร collaterali, sicuramente lโattrattiva maggiore dovrebbe essere la visita ai musei.
A distanza di molti, anni ho avuto modo di rivisitare le residenze Napoleoniche e lโamarezza che mi ha pervaso รจ stato il motivo di queste poche righe.
La villa dei Mulini, dopo essere stata sottratta per oltre 2 anni alle visite turistiche per lavori e dopo aver speso qualche centinaio di migliaia di euro รจ ancora unโopera incompiuta. In molti locali facenti parte del percorso di visita, alcune pareti sono ancora ad intonaco grezzo senza ripresa delle tinteggiature. Nonostante lโavvenimento, i locali sono pressochรฉ spogli e disadorni e per rimarcare questa situazione di frettolositร , basta leggere le tabelle dove รจ descritto il percorso di visita, ecco li il logo del Bicentenario รจ stato stampato alla rovescia. Non parliamo degli splendidi giardini in totale stato di abbandono.
San Martino non รจ certo da meno, il tracciato pedonale รจ un percorso di guerra, le piogge invernali hanno scavato solchi profondi come trincee, la grande cancellata รจ un ammasso di ruggine, mentre i locali di visita anche questi disadorni, con qualche pezzo di arredo preso in prestito dagli appartamenti di Paolina dalla casa dei Mulini, non catturano lโinteresse quale testimonianza del passaggio di un cosรฌ grande uomo.
Dicono che durante il periodo del Bicentenario, nella galleria Demidoff verrร montata la tenda di Napoleone, sinceramente non trovo molta attinenza di questo cimelio con i festeggiamenti, visto che quando Napoleone risedette allโElba, aveva da tempo smesso di fare il campeggiatore.