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Apelle figlio di Apollo da Apelle figlio di Apollo pubblicato il 10 Febbraio 2014 alle 15:37
Alcune specifiche sull'isola fra le righe le motivazioni . L'isola d'Elba o, semplicemente, Elba, รจ un'isola situata tra il mar Ligure a nord, il canale di Piombino a est, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest, posta a circa 10 chilometri dalla costa. รˆ la piรน grande delle isole dell'Arcipelago Toscano, e la terza piรน grande d'Italia (223 kmยฒ). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.L'isola veniva chiamata al tempo degli Etruschi Aethalia. L'isola d'Elba รจ la piรน estesa porzione rimanente dell'antico tratto di terra emersa che collegava la penisola italica alla Corsica, dopo le altre isole dell'Arcipelago Toscano. Le coste settentrionali sono bagnate dal mar Ligure, quelle orientali dal canale di Piombino, quelle meridionali dal mar Tirreno e quelle occidentali dal canale di Corsica. Il terreno รจ molto vario, e diviso in piรน parti a seconda della sua conformazione e dell'era geologica in cui si รจ formato: โ€ข La parte montuosa e piรน recente, a ovest, รจ dominata al centro dalla dorsale granodiorica del Monte Capanne (1018 m s.l.m.), di cui fa parte la Costa del Sole. โ€ข Al centro si estende un tratto prevalentemente pianeggiante, e la larghezza si riduce a soli 4 km. รˆ proprio in questa parte dell'isola che si trovano i maggiori centri: Portoferraio, Campo nell'Elba. โ€ข A est si trova invece la parte piรน antica dell'isola, formatasi piรน di 400 milioni di anni fa. In quell'area collinare, dominata a sud dal Monte Calamita (413 s.l.m.) e a nord dalla Cima del Monte (516 s.l.m.), si trovano i giacimenti di ferro che resero famosa l'Elba in tutta l'area mediterranea. L'isola รจ contraddistinta dalla presenza di ampie insenature sabbiose, tra cui i golfi di Lacona, Marina di Campo, Procchio e Biodola. Suddivisione amministrativa L'isola รจ divisa in otto Comuni, tutti afferenti alla Provincia di Livorno per un totale di circa 30.000 abitanti, che aumentano notevolmente durante l'estate. Idrografia Dai maggiori rilievi dell'isola scendono numerosi corsi d'acqua a regime torrentizio, i quali raramente superano i 3 km. Durante il periodo estivo, quando le precipitazioni si riducono al minimo, risulta frequente che quelli di minore lunghezza e portata si secchino, lasciando il letto asciutto. I piรน importanti, ordinati per lunghezza, sono: โ€ข Fosso di San Francesco, 6,5 km; โ€ข Fosso Barione, 5,1 km; โ€ข Fosso di Redinoce, 2 km Ai piedi del Monte Capanne, in una vallata presso il paese di Poggio, รจ presente una sorgente chiamata Fonte di Napoleone (un tempo Fonte dell'Acquaviva) che viene utilizzata dai cittadini e imbottigliata dalla fabbrica omonima con il logo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Geologia Il settore orientale dell'isola ospita giacimenti di ematite che rappresentarono una delle massime riserve di ferro del Mediterraneo antico. Contestualmente si ritrovano filoni di pirite, limonite, ilvaite (minerale che prende il nome da quello latino dell'isola, Ilva), malachite, cuprite, azzurrite, crisocolla, aragonite, eritrite, fluorite e quarzo prasio. Il settore occidentale, costituito dall'enorme cupola granodioritica del Monte Capanne, presenta importantissimi filoni pegmatitici (contenenti tormalina, berillo, granato, petalite, pollucite, heulandite) localizzati nel circondario di San Piero in Campo e Sant'Ilario in Campo, da cui provengono tra l'altro i cosiddetti Quattro Evangelisti. Su tutto il Massiccio del Capanne si trovano formazioni rocciose dette cote, tozze e pinzaloni, modellate da millenni di erosione idroeolica. A partire dal XIX secolo la geologia dell'Elba รจ stata analizzata da numerosi mineralogisti, tra cui Ottaviano Targioni Tozzetti, Raffaello Foresi, Luigi Celleri e Giovanni D'Achiardi Clima Il clima dell'isola presenta prevalentemente caratteristiche mediterranee, fatta eccezione per il Monte Capanne dove gli inverni tendono ad essere moderatamente freddi. Le precipitazioni sono concentrate nel periodo autunnale e risultano essere abbastanza contenute. Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano a Portoferraio. Forse รจ per questo che clima che siete nella maggior parte dei casi delle teste di cazzo . Ignorantoni, maleducati - sangue misto. e le peggiori offese che state pensando. Ambiente Il clima mediterraneo e l'insularitร  sono gli elementi principali che influenzano la flora dell'Elba. Della vegetazione originaria, composta un tempo da grandi foreste di leccio, sopravvivono oggi boschi cedui; notevole รจ la sporadica presenza della palma nana in alcune stazioni (Monte Grosso e Portoferraio). La complessa natura del territorio nelle varie altitudini ha favorito la presenza, nel circondario del Monte Capanne, di boschi di castagno documentati dal Medioevo, insieme alla presenza del tasso, dell'agrifoglio, dell'ontano nero, del pero corvino e del carpino nero. La formazione vegetale piรน diffusa รจ costituita dalla macchia mediterranea. Tra gli esemplari che caratterizzano la fauna dell'Elba, si annoverano specie quali il raro gabbiano corso, il venturone corso, il sordone, la raganella tirrenica, il discoglosso sardo e il geco tirrenico o tarantolino. I mammiferi terrestri sono quelli tipici dell'ambiente mediterraneo, come il riccio e la martora. Dopo l'estinzione del cinghiale maremmano avvenuta intorno al 1802, dal 1963 รจ stato introdotto, per scopi venatori, il cinghiale centroeuropeo, specie che si รจ riprodotta a dismisura causando seri danni all'ecosistema elbano. Altra immissione per scopi venatori, avvenuta nel 1976, รจ stata quella del muflone, anch'esso oggi in sovrannumero sul Massiccio del Monte Capanne. Tipici di quest'area montana sono i quartieri pastorali (caprili). L'isola era giร  abitata durante il Paleolitico, come dimostrano i ritrovamenti di strumenti litici (Lacona e Procchio). Il Neolitico รจ attestato da manufatti in pietra ed ossidiana (asce, punte di freccia e lame) rinvenuti sul Massiccio del Monte Capanne (Masso alla Guata, Masso dell'Aquila, Serraventosa, La Stretta, Piana di Moncione, Chiusa Borsella), Marciana Marina, Procchio, Lacona, Biodola, Portoferraio, Cavo, Rio nell'Elba. Notevoli tracce dell'Etร  del Rame e dell'Etร  del Bronzo sono state notate in vari settori dell'isola; di estremo interesse la Necropoli rupestre di Rio Marina, eneolitica, gli insediamenti protostorici del Monte Capanne e del settore orientale (Cima del Monte, Volterraio) ed i siti megalitici dei Sassi Ritti, delle Piane alla Sughera, di Monte Cรฒcchero, Monte Giove, Masso dell'Aquila, Serraventosa, Pietra Murata e Cima del Monte. Secondo la tradizione letteraria, in epoca protostorica l'Elba era abitata dagli Ilvati, una popolazione appartenente all'etnia dei Liguri, come sembrerebbe attestato dai toponimi Borandasco, Soleasco e Marserasca con il tipico suffisso in ยซ-ascoยป; da qui, secondo alcuni, il nome antico dell'isola: Ilva. Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della civiltร  etrusca, la quale costruรฌ vari villaggi fortificati (Monte Castello, Castiglione di San Martino, Castiglione di Campo e Monte Fabbrello) con la Necropoli ellenistica di Capoliveri e la Necropoli di Casa del Duca. Nel 453 a.C. l'isola fu saccheggiata dalla flotta siracusana comandata da Apelles e Phayllos. Successivamente, con il dominio di Roma, sull'isola furono edificate almeno tre ville marittime (Villa della Linguella, Villa delle Grotte e Villa di Capo Castello). Sempre all'etร  romana risalgono alcuni importanti relitti subacquei (Relitti di Sant'Andrea, Relitto del Nasuto, Relitto di Chiessi, Relitto di Procchio e Relitto di Punta Cera). Un'interessante traccia toponomastica d'etร  romana รจ costituita dalla localitร  Remmiano presso Cavoli, che deriverebbe dal possedimento di un Remmius. Dopo la caduta di Roma, l'Elba divenne territorio degli Ostrogoti e successivamente, nel 610, dei Longobardi; a questi ultimi si devono numerosi toponimi presenti ancora oggi sull'isola, come Gualdo (da wald, ยซboscoยป), Cafaio (da gahagi, ยซrecintoยป) e Catro (da kater, ยซcancelloยป). Contestualmente l'Elba divenne luogo di eremitaggio per i primi anacoreti cristiani, tra cui San Cerbone nel 575. Nell'874 l'isola fu pesantemente saccheggiata dai Saraceni, mentre nel 1003 e nel 1016 fu assalita da Mujāhid al-ʿĀmirī. A partire dal primo millennio dopo Cristo, l'isola divenne parte del territorio della Repubblica di Pisa; furono edificate torri di avvistamento come la Torre di San Giovanni, il villaggio fortificato di Montemarsale e la Fortezza del Volterraio, situata su un'altura inaccessibile per trovare rifugio dalle scorrerie dei pirati; allo stesso periodo risalgono alcuni importanti edifici religiosi come la Pieve di San Lorenzo, la Pieve di San Giovanni e la Pieve di San Michele. Nel 1399 l'Elba passรฒ sotto la signoria degli Appiano di Piombino. L'isola subรฌ pesanti devastazioni da parte di corsari tunisini nel 1442, e successivamente per mano di Khayr al-Din nel 1534 e 1544 e di Dragut nel 1553 e 1555. Nel 1548 il granduca di Toscana Cosimo I fondรฒ una cittร  fortificata simbolicamente chiamata Cosmopoli (oggi Portoferraio), concepita come presidio militare con lo scopo di difendere le coste del Granducato e dell'Elba nonchรฉ come sede dei Cavalieri di Santo Stefano. L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba nel 1814 e vi rimase 10 mesi. A testimonianza della sua permanenza restano due belle ville ove soggiornรฒ: Villa dei Mulini in posizione dominante a Portoferraio, e Villa San Martino residenza estiva del Cรฒrso alla periferia della piccola capitale elbana; dal 23 agosto al 5 settembre 1814 Bonaparte soggiornรฒ presso il Santuario della Madonna del Monte (Marciana). Le due guerre mondiali hanno visto morire centinaia di giovani elbani; e i due dopoguerra hanno visto emigrare migliaia di lavoratori elbani. Piรน recentemente, grazie al turismo internazionale, l'isola รจ diventata famosa (anche all'estero) per il suo vino, in particolare l'aleatico, dolce vino liquoroso da dessert che spesso accompagna il dolce tipico, la schiaccia briaca. Nel 2002 e nel 2011, alcuni Comuni dell'isola hanno subito catastrofi naturali di tipo alluvionale che hanno portato pesanti danni sui territori colpiti; l'ultimo di questi, verificatosi il 7 novembre del 2011, ha causato anche una vittima a Marina di Campo.
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