Firenze, 8 febbraio 2014 - L'estensione dello stato di emergenza nazionale a tutto il territorio toscano. Questa la richiesta avanzata dal governatore Enrico Rossi al prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile.
Infatti, oltre alle alluvioni che hanno colpito la Toscana tra il primo e il 21 gennaio scorso, la regione ha vissuto altri due giorni terribili, il 31 gennaio e il 1 febbraio. L'estensione รจ stata chiesta da Rossi per tutto il periodo compreso tra il 1 gennaio e il primo febbraio scorsi.
"Abbiamo fatto una prima ricognizione dei danni subiti dal territorio _spiega Rossi_ la mia proposta รจ che il governo intervenga subito sulle somme urgenze e dia certezze ai privati sui rimborsi, mentre la vicenda dei ripristini e degli interventi per il miglioramento sicurezza idraulica non puรฒ che avere tempi piรน lunghi".
"Faccio nuovamente appello ai sindaci - aggiunge Rossi - perchรฉ procedano con le somme urgenze, che non sono solo auspicabili ma doverose in presenza di rischi per i cittadini. Frane, strade che cedono, argini sfondati, ponti saltati possono e debbono essere ricostruiti in somma urgenza, avviando i lavori anche senza copertura finanziaria".
La lettera, corredata dall'elenco dettagliato dei danni subiti, contiene due richieste: la prima รจ che i residenti nei comuni alluvionati possano ottenere la sospensione delle rate in scadenza nel periodo di validitร dello stato di emergenza dei mutui giร contratti, oltre alla possibilitร di una rinegoziazione degli stessi; la seconda riguarda gli enti locali, per i quali il presidente chiede una deroga rispetto alla tempistica degli interventi eseguiti in somma urgenza.