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Risposta al signor Gozzo di Capoliveri più qualche amara considerazione sull'attuale situazione di emme, con un SOS ai camminatori da Risposta al signor Gozzo di Capoliveri più qualche amara considerazione sull'attuale situazione di emme, con un SOS ai camminatori pubblicato il 1 Febbraio 2014 alle 11:20
Caro signor Gozzo, ho già scritto, e qui lo confermo, che sono un vecchio amico di Beppe Grillo perché frequentavamo insieme il Bahia di Cavoli negli anni ’70 quando costruivo il Marina 2 e il Tamarea, ma che NON sono un militante grillino anche se voterò per il M5S di cui NON faccio parte e NON difendo, pur condividendone l’esasperazione, le intemperanze dei grillini che NON sono miei parlamentari. La prego comunque di considerare che sono presi a schiaffi (anche materialmente, vedi la Lupo) e attaccati da tutti e su tutti i fronti e il lunghissimo elenco appena apparso su questo blog della loro attività ignorata, negata, bistrattata, derisa, contrastata e respinta con tutti i mezzi (a volte perfino anche sfacciatamente copiata) è la dimostrazione che si vuol negare l’evidenza quando si accusa il M5S solo d’insulti ai colleghi del parlamento stile fascista, di voler distruggere tutto e di fare unicamente critica demagogica senza costrutto. Alla loro violenza verbale Lei preferisce l’ombrello della casta purchè messo in quel posto con fair play e vasellina? Si accomodi pure in posizione prona. In un anno hanno fatto onestamente (o purtroppo solo tentato di fare proponendolo senza essere ascoltati perché in contrasto con gl’interessi della casta) più di quanto nessun altro partito abbia mai realizzato in tutta la storia della politica italiana. Dovevano invece allearsi con chi ha provocato la catastrofe e che dimostra palesemente di voler perseverare in questa direzione distruttiva? No, la scelta fatta di ‘farsi parte per sé stessi’ rifiutando il solito inciucio è l’unica possibile, è calcolata e, secondo me, ha buone possibilità di successo: tutto dipende da una legge elettorale non troppo grillicida e da quanti vorranno togliersi le fette di salame dagli occhi prima delle elezioni evitando così la loro e la nostra autodistruzione. Mi sembra anche ingiusto da parte Sua accusarli di non occuparsi dei problemi contingenti delle famiglie quando sono stati gli unici a ridursi lo stipendio e a proporre il reddito di cittadinanza più molte altre proposte come il fondo per le piccole imprese. (l’elenco completo è qui sotto nel blog a Sua disposizione per gentile inziativa di un anonimo 5stelle) Quanto poi al paragone con le squadracce fasciste con deriva verso Alba dorata, si vede che Lei difetta, mi scusi, di senso delle proporzioni e La prego di rileggere quanto ho già scritto sull’argomento in questi giorni. Stia tranquillo, se rischio c’è (e c’è) di sommossa e di dittatura non verrà mai dal M5S che in caso di sconfitta elettorale ha già dichiarato che si ritirerà in buon ordine e scomparirà dalla scena. Essendo stato accusato di ‘eccessiva’ coerenza, ci si può fidare. Sarebbe in tal caso il trionfo del disastro definitivo cui pare tendano la pargoLetta mano con colposa incoscenza i morituri che, per ignoranza o interesse privato, ancora dànno fiducia ai mistificatori del governo votandolo e votandosi al suicidio. Pensi piuttosto a dare del fascista alla presidente Boldrini che con la ‘tagliola’, consentita al senato ma non alla camera, ha prevaricato l’opposizione commettendo un abuso dittatoriale a favore delle solite banche che ci stanno dissanguando come vampiri e contro le quali solo i grillini si sono schierati in aula con la forza della disperazione, anche se con comprensibili intemperanze, peraltro enfatizzate ad arte da tutti gli altri partiti e dai giornali. Atteggiamenti che comunque io non approvo, anche perché sono controproducenti, come non ho mai giustificato quelli altrettanto puerili della Lega: dànno solo fiato alle trombe degli avversari a cui non par vero di trarne vantaggio. A questo punto mi rivolgo ai gentili Camminatori dell’isola d’Elba, che ho scelto a mia patria elettiva dai tempi di Napoleone, per fare il punto della situazione (scusandomi per essere un po’ noioso e prolisso, ma repetita iuvant). Riferendomi ai vari post sull’argomento apparsi in questi giorni, si possono purtroppo solo trarre amare conclusioni alle quali, anche se è difficile dare una risposta, propongo un referendum . Siamo travolti da un dramma di proporzioni bibliche la cui soluzione, a mio avviso, si può ipotizzare solo prendendo decisioni drastiche, anche se forse oggi considerate utopistiche, che cambino radicalmente la situazione attuale tagliando potentissimi privilegi radicati come querce e asportando il cancro politico esistente dei pregiudicati in parlamento con i quali è impensabile e anche immorale collaborarte alla stesura di nuove e buone leggi. Con la vecchia guardia politica ritengo che tutto questo non si potrà mai fare e allora forse si potrebbe tentare con un nuovo governo di sana e robusta costituzione (soprattutto sana ma anche rispettosa della Costituzione) che prenda in esame, tanto per fare degli esempi, nuovi accordi europei (non capestro come quelli attuali) o in alternativa una ponderata uscita dall’euro, la fine dello strapotere delle banche e delle lobby (operazione titanica e quasi disperata) e una giusta tassazione per tutti comprese le lucrosissime attività commerciali del Vaticano, oggi esentasse per interessi elettorali. Prego notare, per inciso, che questo mancato gettito clericale ha comportato, da solo, 4 miliardi di danno all’erario ed è uno scandalo, con buona pace di chi si scandalizza solo a sentirne parlare, perché perderebbe una marea di voti, malgrado che la Chiesa già riceva in più altri 4 miliardi all’anno dell’8x mille di cui, nota bene, solo il 20% e cioè 800 milioni vanno in beneficenza o opere caritatevoli). Diversamente, che speranze puoi avere in un Paese dove - tanto per citare solo qualche magagna - un governo corrotto è il primo a truccare le carte e a truffare i cittadini oltre a prenderli in giro (vedi IMU nascosta in altre sigle fantasia) trattandoli con supponenza come se tutti fossero ignoranti pezze da piedi? Dove il concetto di veste candida, nel senso di quella che DEVE indossare il ‘candidato’ , non esiste nella morale politica per cui, non solo chi si rende manifestamente indegno (come nel caso Scajola, anche se assolto dalla magistratura una volta tanto non comunista ma berlusconiana), Cancellieri, Alfano ecc.), ma persino pluricondannati in via definitiva non hanno il pudore di ritirarsi a vita privata in Papuasia? (magari a costo di lasciarli partire con tutti i soldi che hanno rubato pur che se ne vadano) Dove un presidente, tutto fuorchè imparziale, firma decreti vergognosi come le varie leggi ad personam del suo caimano preferito, cancella nastri mafiosi e impone motuproprio governi e premier? Reati per i quali, se fossimo in America, sarebbe già stato ‘impicciato’ e sostituito da anni a furor di popolo. Mi fanno ridere certi professoroni che intervengono scandalizzati invocando l’inconsistenza delle accuse, che invece sarebbero validissime in tutto il mondo salvo, forse, solo in Italia, e il reato di lesa maestà perché qualche impiccione rompiscatole osa toccare un mostro sacro come il nostro amato (specialmente dai lobbisti e dai banchieri) monarca. Dove l’informazione pubblica (giornali, TV, ecc.) che sarebbe meglio chiamare disinformazione perversa, è finanziata dallo Stato e quindi spudoratamente asservita ad interessi privati in combutta col governo e con la sua finta opposizione, i quali a loro volta ne monopolizzano tutto il resto? Dove si ignorano, per fraudolenti vantaggi privati dei politici, conflitti d’interesse mostruosi? Dove le tasse sono scriteriatamente le più assurde e autolesionistiche del mondo provocando anche per questo evasione fiscale selvaggia, disoccupazione insostenibile e fuga delle fabbriche nazionali (vedi FIAT) e degl’investitori esteri? Dove il ministro competente (si fa per dire perché evidentemente non lo è) intervistato sulla disoccupazione giovanile non sa neppure quale sia la percentuale? Dove non si fanno tagli agli stipendi d’oro ma alla ricerca, all’istruzione e al turismo lasciando cadere a pezzi beni inestimabili. (vedi Pompei) Dove si permette ad un amministratore statale e a sua moglie di spartirsi una quarantina di funzioni pubbliche vitali al top del prestigio con stipendi da capogiro, uno solo dei quali basterebbe a sfamare 100 famiglie? Nemmeno la dea Kalì troverebbe il tempo di maneggiare diligentemente tutti quegl’incarichi! Timbrare il cartellino no, eh? E Brunetta coi suoi tonelli, dove stava? (vi ricordate di Poggiolini, quello dai divani riempiti di lingotti d’oro? E’ stato un autorevole antesignano di questo tipo di malaffare ai danni della collettività che da allora si è sviluppato a dismisura e che si perpetua con entusiasmo tutt’oggi sempre grazie alla correità della casta collusa) Dove dai sondaggi di questi giorni risulta che il 90% non sa neanche cosa sia l’ ‘italicum’ oppure pensa sia un treno tipo pendolino o freccia rossa? (in questo senso hanno ragione l’astuto Renzi e il suo socio Berlusconi a reiterare il porcellum: hanno capito che qualunque fregnaccia venga proposta - nella fattispecie imposta di prepotenza - va sempre bene perché tanto la maggioranza della gente o non sa o non gliene può fregare di meno). Dopo tutto il casino che se ne è fatto intorno, Corte costituzionale compresa, ti senti rispondere: ‘la preferenza? chi è costei?’ Capite chi sono quelli che poi vanno a votare Berlusconi? Non cascano le palle anche a voi? Basta, veniamo al dunque. Siccome non voglio più tirare in ballo Grillo perché avevo promesso di piantarla con questa diatriba e anche perché ‘mi vedo giunto in quella parte di mia etade in cui ciascun dovrebbe calar le vele e raccorglier la sartie’ (cioè essere rottamato, come direbbe il mio amico Matteo), allora facciamo finta che il M5S non ci sia e pongo una domanda da un milione di dollari a voi che avete letto e spero meditato il soprastante elenco delle mostruose anomalie che ci affliggono: a che santo dobbiamo rivolgerci? Io non ne vedo nessuno papabile sulla piazza e voi? Aspetto risposte per questa specie di referendum propositivo, ma per favore non mi parlate della vecchia casta dicendo che, volere o volare, è l’unica santa che abbiamo a disposizione e quindi quella bisogna pupparsi. Vi confesso che in questo caso, pur non essendo un disfattista, se avessi venti/trent’anni non esiterei ad emigrare come fecero i miei bisnonni un secolo fà, magari poi tornando qui a fare le vacanze (per questo - soprattutto per questo e non solo - l’Italia è il più bel paese del mondo e, modestamente, l’isola d’Elba ne è la dimostrazione più eclatante. Purtroppo, per quanto riguarda i problemi che ci preoccupano, è però solo una magra consolazione perché, oltre tutto, anche le vacanze sono in crisi…). Perdonate la sbrodolata, buon lavoro e buon week-end a tutti
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