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Enrico Rossi Presidente da Enrico Rossi Presidente pubblicato il 21 Gennaio 2014 alle 13:03
Una noticina sulle affermazioni di Enrico Rossi Enrico Rossi Presidente Trogloditi a Prato sono quei politici del Movimento 5 Stelle e della destra che per principio, e sperando di ottenere qualche consenso, sono contrari al nuovo ospedale perché è moderno e tecnologicamente all’avanguardia. Io non dico che l’apertura del nuovo ospedale non abbia comportato problemi, che vanno risolti, ma sono convinto che si è fatto un grande passo avanti rispetto al passato. Chi invece continua a guardare indietro, nei fatti, vuole tornare al vecchio, inefficiente, inadeguato ospedale cresciuto in modo irrazionale a ridosso delle vecchie mura. Questo è come voler regredire nelle caverne, e appunto per questo vengono chiamati “trogloditi” Sua Sanità così si è espresso. Sicchè ammette che il nuovo ospedale abbia dei problemi. Di seguito le criticità rilevate: - meno posti letto rispetto al vecchio. I posti letto devono essere 3,7 ogni 1.000 abitanti, mentre a Prato ne sono stati calcolati 2,4. - meno infermieri. Nel vecchio ospedale, nei corrispondenti reparti di medicina I, II e III c’era un infermiere ogni dieci pazienti, mentre adesso il rapporto è di uno a 14 - Non dispone di Sala Mortuaria - Non dispone di Anatomia Patologica - Non dispone del bunker per la radioterapia - Non dispone di spazi di lavoro adeguati per il personale - Non dispone di una stanza per ospitare i due sacerdoti Il promesso reparto Oncologico che fine ha fatto? Che fine hanno fatto i 22 p.l. di DH oncologico e i 62 letti di degenza oncologica ordinaria promessici dal DG Cravedi - Non dispone di salette preoperatorie per la preparazione, induzione e risveglio del paziente - La pulizia e la preparazione dei ferri chirurgici negli appositi contenitori da parte di esperti ferristi (quando non dallo stesso chirurgo per il materiale più delicato) sono affidate a ditte esterne… - La sala gessi non dispone di finestre - Una delle porte di accesso ai locali contenenti le macchinette distributrici di bevande è tenuta aperte con una penna per scrivere - Non dispone di un bar interno - Le stanze di degenza sono piccolissime - L’aria irrespirabile - I dottori devono fare a turno per adoperare il computer al bancone - Carenza di risciò - Mancanza di appendiabiti nei bagni - Mancanza di maniglie - Mancata vigilanza sul divieto antifumo - Carenza assoluta di spazi per le attività non direttamente al letto del paziente - Privacy inesistente - E’ rumoroso: sono stati rilevati 52 decibel di rumore nell’ambulatorio di dialisi tanto che il medico non riesce a “prendere” il polso del paziente - Non si possono aprire le finestre - Al triage crollano i pannelli del condizionamento dell’aria. - Non c’è organizzazione tra la Asl e le ditte appaltatrici dei vari servizi che ruotano intorno al Santo Stefano Inoltre ma non certo in ultimo: Il promesso reparto Oncologico che fine ha fatto? Che fine hanno fatto i 22 p.l. di DH oncologico e i 62 letti di degenza oncologica ordinaria promessici dal DG Cravedi? I dubbi sulla corretta progettazione e costruzione dei quattro presidi, nati a seguito di numerose segnalazioni da parte del personale sanitario e dei cittadini, vengono adesso confermati ufficialmente da una determina della ESTAV Nord Ovest che riconosce l’urgenza di dover procedere con ulteriori controlli al nuovo ospedale di Lucca, prima della sua apertura che, nel frattempo, è stata rinviata a data da destinarsi. E’ importante sottolineare che si tratta di quattro strutture identiche, nate da un’unica soluzione progettuale. Negli allegati alla determina si fa riferimento ai problemi già riscontrati nei due presidi già operativi di Prato e Pistoia, nei quali sono state riscontrate gravissimi deficit sotto l’aspetto igienico-sanitario, ed il cui elenco lascia sgomenti. E’ possibile che i vertici delle ASL e l’assessore regionale Marroni ignorassero che gli ospedali di Prato e Pistoia sono stati attivati con quelle gravi carenze? Quanto si apprende dalla lettura della determina ESTAV e dalle dichiarazioni dell’assessore, ci fa ritenere che la situazione fosse ben conosciuta, ma si è scelto di tacerla all’opinione pubblica, cercando di porre rimedio ai problemi con soluzioni che, forse, si riveleranno peggiori dei danni già fatti. Il Centro diritti del Malato ha già ricevuto ben 23 segnalazioni di casi gravi o disservizi accaduti al NOP, tanto che questi ha invitato il presidente regionale a una verifica per approfondire le problematiche più volte segnalate al Direttore dell’ASL. Il nuovo ospedale sembra non mettere il paziente “al centro: “la persona “al centro” è uno slogan patetico ormai …la persona è “in mezzo” , altro che al centro…. Pazienti, medici, infermieri, personale addetto alle più svariate funzioni che si lamenta e Sua Sanità ha il coraggio di affermare che il m5s e la destra sono trogloditi? Queste sono affermazioni imbarazzanti, persino per Rossi. Qualcuno, con del sale in zucca, avrebbe pensato: “invece di inaugurare una struttura ospedaliera in fretta e furia, perchè non ci prendiamo più tempo per: collaudi e verifiche? Perchè non usiamo questo tempo per verificare se le ditte che si devono occupare di sanificazione degli ambienti e degli strumenti operatori sono in grado di assumere un incarico così delicato? Perchè non provvediamo ad approntare le case della salute? Perchè, nel frattempo, non pensiamo alla destinazione d’uso del Misericordia e Dolce?”. Se i cittadini e coloro che li rappresentano son tutti trogloditi, chi ha voluto inaugurare un ospedale in fretta e furia giocano con la salute della gente come lo si potrebbe definire? Il 17 febbraio prossimo i trogloditi aspettano con ansia di poter incontrare Rossi durante il consiglio comunale straordinario dove si discuterà di sanità a Prato. loana fortin 20.01.2014 [URL]http://iltimes.wordpress.com/2014/01/20/una-noticina-sulle-affermazioni-di-enrico-rossi/[/URL]
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