[SIZE=4][COLOR=darkblue]CHIUDERA' IL NOSTRO OSPEDALE ? [/COLOR] [/SIZE]
Qualche settimana fa ci colpรฌ una notizia che apparentemente poteva avere dellโincredibile, quasi fosse uno scherzo da primo aprile. Lโimmediata presa di posizione del Governatore Enrico Rossi, piรน o meno letteralmente : โdovranno passare sul mio corpoโ, confermava invece la veridicitร della informazione. Poi il silenzio piรน assoluto. Cโรจ stato forse un ripensamento?. Nellโelenco dei piccoli Ospedali da chiudere, redatto dal Ministero della Salute figurava, infatti, anche il nostro di Portoferraio, anzi dellโElba. Per piccoli ospedali si fa riferimento a strutture che se pur qualificate nei servizi, non offrono numericamente piรน tante prestazioni da giustificarne la continuitร , quindi sarebbero improduttivi. Ad avvalorare il provvedimento si si รจ tenuto conto che la maggior parte di questi, distano pochi chilometri da importanti Policlinici. Prevarrebbero dunque importanti e decisivi motivi di bilancio, particolarmente sentiti dalla Regione Toscana. Lโingiustizia del progetto ministeriale nasce nel momento in cui questo diventa trasversale e non tiene conto delle difficoltร logistiche e dei tempi di intervento di un territorio insulare come il nostro. Ora, nel caso in cui il nostro Ospedale non produca piรน numeri tali da giustificarne una continuitร , di chi รจ la responsabilitร ? Chi dobbiamo ringraziare ? Chi lo ha ridotto nei numeri e nelle prestazioni? Chi ha esportato salute, immagine e ricchezza verso altri lidi? Sui reali disagi, ponendoci di fatto in uno stato di precarietร ,via via, abbiamo detto tutto e sarebbe ripetitivo parlare ancora dei costosi trasferimenti a carico della comunitร , dei problemi annessi conseguenti e dei costi delle famiglie dei pazienti traferiti, delle attese dei tempi di intervento, che lasciano comunque adito a seri dubbi sui postumi di alcune patologie. La sintesi รจ che per quanto grave sia lโattuarsi di un tale progetto, da Portoferraio e dallโElba tutta non si รจ levata nessuna preposta voce politica di protesta. Quindi รจ consentito immaginare che accadrร come tante altre volte, protesteremo tardivamente il giorno in cui il provvedimento sarร divenuto esecutivo. Non รจ accaduto cosรฌ per il Tribunale? Come si puรฒ pensare di lasciare un isola senza Ospedale? Dove il potere politico ha una qualche valenza autonoma questa alza la voce, si fa sentire. Non qui! Se fra i tanti Soloni, in buona e cattiva fede, ce ne fosse stato almeno uno che avesse capito che a suon di togliere e non mettere avremmo perduto ogni pur piccolo potere contrattuale, forse oggi non dovremmo pietire gentili concessioni, senza risultato. Pertanto cโรจ da augurarsi che le lezioni fin qui elargiteci servano finalmente a farci aprire gli occhi. Ecco perchรฉ non potendo piรน credere in Chi ha giร , di fatto, depotenziato la nostra Isola con gravi danni anche di immagine, ho pensato e giร scritto provocatoriamente, come unica alternativa, ad un Ospedale concesso a privati e convenzionato. E nessuno si scandalizzi ove questo offrisse, ristrutturandosi servizi e ricoveri a pagamento, Strutture simili ne esistono dovunque, in particolare dove la Sanitร Pubblica fallisce nel suo principale compito che รจ la tutela della salute dei cittadini. Dove, alcontrario,, il fine รจ quello di fornire rapidamente prestazioni e servizi, generando prevenzione, salute e lavoro. Si pensi, di fatto, a quanti conterranei escono dallโElba rivolgendosi non soltanto a strutture private convenzionate ma, data lโurgenza anche a pagamento, perchรฉ alcune patologie non consentono dilazioni di tempo. Si consideri , da ultimo, anche lโenorme massa di valuta riversata su altre piazze , che sarebbe opportuno evitare . Quindi un Ospedale che tuteli non soltanto salute, ma generi lavoro e benessere sociale.
Sergio Bicecci 12 gennaio 14