Caro Revolver,
i tuoi Vati, partono da un errore iniziale. Fanno discendere il valore iniziale della moneta, per loro corretto, dal suo legame con la riserva aurea. Attribuiscono cioรจ il valore di un prodotto acquistato ad una corrispondente quantitร in oro. Tale legame sarebbe stato rotto e surclassato dalle banche. La trattazione sul blog รจ troppo lunga, ti pregherei pertanto di rivedere il concetto di Prodotto, Valore d'uso, Merce, Valore di scambio, Plusvalore.
Accanto al Valore dโuso, che rimane la caratteristica fondamentale dei prodotti, si affianca un Valore di scambio. Affinchรฉ si formino i mercati e gli scambi si diffondano sempre di piรน, tale valore deve avere una misurazione oggettiva, indipendente dalle caratteristiche individuali dei produttori โ venditori e degli acquirenti โ consumatori e perciรฒ tale misura oggettiva non puรฒ essere altro che il tempo di lavoro considerato nella sua astrattezza. Questo, dunque, รจ il fondamento del Valore di scambio: il tempo di lavoro umano astratto e socialmente necessario a rendere disponibili i prodotti. A tale scopo รจ indispensabile lโuso di uno strumento pratico, che sia capace di dare concretezza al Valore di scambio. E tale strumento รจ il denaro, che permette la formazione dei prezzi delle merci. Cosรฌ il denaro diventa il rappresentante generale della ricchezza, acquista una sua autonomia e nasce una peculiare attivitร , quella del commercio finalizzato esclusivamente allโaccumulazione delle ricchezze sotto forma di denaro.
Dunque, il lavoro รจ la fonte della ricchezza (sotto il profilo sia del valore dโuso che del valore di scambio) e il denaro รจ lo strumento principale per appropriarsi di tale ricchezza. ... ... ... ... ... ...