Gio. Lug 3rd, 2025

Homepage

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarร  online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
L'Italia รจ una Repubblica fondata sul debito. da L'Italia รจ una Repubblica fondata sul debito. pubblicato il 15 Dicembre 2013 alle 9:18
L'Italia รจ una Repubblica fondata sul debito. Una regola a strati che vale per lo Stato, la Regione, la Provincia, il Comune. Una piramide di debiti in nome e per conto del cittadino, ma a sua insaputa. Nessun amministratore pubblico dovrebbe spendere piรน di quanto incassa attraverso le entrate. Perรฒ cosรฌ fan tutti, a partire dai Comuni. Un sindaco non deve rispondere a nessuno delle voragini di bilancio, le fa e basta. Un Comune in rosso equivale a minori servizi sociali, scuole, trasporti, ecc che ricadono sul portafoglio dei cittadini. Un sindaco che spende e spande รจ come un pazzo in libertร  che preleva dai nostri conti correnti cifre a piacere. Non รจ necessario introdurre nuove tasse per ridurre gli italiani in povertร , รจ sufficiente togliergli i servizi pubblici che poi dovranno pagare di tasca loro. Se i Comuni sono in bancarotta, i cittadini sono in bancarotta. Nessuno fa mai questa associazione, ma รจ cosรฌ. Bisogna tagliare le unghie ai nostri dipendenti in Comune. Evitare che continuino le appropriazioni indebite a nostro carico. Il sindaco, per evitare di portare i libri in tribunale, compra titoli derivati per incassare subito un presunto guadagno futuro. Dal 2008 questo trucco contabile ha aggiunto crateri alle voragini. Il sindaco in questo caso dร  la colpa alle banche e aspetta il lento decorso della Giustizia che ovviamente riguarderร  i suoi successori. A lui poco interessa. C'รจ poi il territorio da asfaltare, una fonte di reddito fino all'ultimo prato, con le concessioni edilizie e gli oneri di urbanizzazione. Molti sindaci sono dei novelli Tanzi, ma con meno esperienza. Se un bancarottiere, bene che vada, finisce ai domiciliari, i sindaci si rifugiano in Parlamento come รจ avvenuto per Scapagnini, ex sindaco di Catania, e per Rutelli&Veltroni, ex sindaci di Roma. Sia per Catania, circa un miliardo di debiti, che per Roma, dagli 8 ai 10 miliardi, รจ intervenuto lo Stato con una sanatoria a carico delle nostre tasse. I sindaci non devono spendere un euro in piรน di quanto incassano. In caso di situazioni di emergenza devono rivolgersi ai contribuenti per avere il permesso di attivare una spesa straordinaria, come farebbe un onesto amministratore di condominio. La top ten dei Comuni capoluoghi di Provincia piรน indebitati d'Italia รจ bipartisan. Il colore del debito non cambia a seconda dei partiti. Il primo Comune con le pezze al culo รจ Torino con il fuoriclasse Chiampa, il secondo Carrara con Zubbani, dell'Ulivo che fu, il terzo รจ Milano con la Mortizia del cemento e del CO2, a seguire Teramo, Fermo, Genova (maledetti... i genovesi devono avere solo crediti, non debiti), Reggio Calabria, Biella, Benevento e Pistoia. La maggior parte del debito รจ al Nord, per questo la Lega vuole introdurre nuove tasse comunali. I Comuni celti longobardi padani sono a rischio fallimento. Il Comune piรน virtuoso del Paese, sfatando i soliti luoghi comuni, รจ Caltanisetta. Il MoVimento 5 Stelle, in ogni Comune in cui sarร  eletto un consigliere comunale, farร  in modo che nessuna amministrazione possa indebitare i cittadini. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. [URL]http://www.beppegrillo.it/2011/02/la_bancarotta_dei_comuni.html[/URL]
... Toggle this metabox.