Professori e insegnanti: รจ guerra?
di Marco Lodoli (da notizie.tiscali.it)
A quanto pare la secolare collaborazione tra insegnanti e genitori รจ andata a remengo: si moltiplicano i casi di vibranti proteste, addirittura di minacce o aggressioni che i poveri professori subiscono da madri inferocite e padri furibondi. Nessuno vuole ricevere cattive notizie. Magari i genitori lavorano da sempre dodici ore al giorno, si spaccano la schiena per raccattare un poโ di soldi, e dโimprovviso scoprono che il loro figliolo, lโadorato angioletto lasciato solo a se stesso per anni e anni, รจ diventato una capra, risponde male a tutti, salta le lezioni, infila un rosario di tre e di quattro.
Eโ una sopresa intollerabile. Di chi รจ la colpa di tale tracollo? Certo non della famiglia, nessun padre laborioso si accollerebbe questa colpa, nessuna madre amorosa puรฒ lasciarsi scaricare addosso unโonta tanto indecente. E forse la societร la prima responsabile di questi risultati, รจ il mondo intero la causa degli orrendi effetti? Puรฒ darsi, in effetti cโรจ troppo consumismo, lo ripetono tutti e i genitori concordano, il bravo figliolo ha ogni bendidio, tablet, telefonini, vestitini, macchinette, soldini in saccoccia: oppure non li ha, ma li desidera costantemente, giorno e notte, e questo altera i suoi sereni pensieri di adolescente, la carenza destabilizza quanto lโeccesso.
Capiscono, i genitori, come no, perรฒ con chi se la potrebbero prendere? Su chi scaricare insoddisfazione, bile, malumore, senso di sconfitta? Dopo tutto anche loro amano le belle macchine, i bei vestiti, le belle vacanze, lโestetista, la boutique, non sono certo dei seguaci di Savonarola, non sono mica dei pauperisti o peggio ancora dei comunisti. A casa libri se ne leggono pochi: anzi, diciamolo francamente: nessuno. A tavola non si parla certo di cultura, politica, arte o religione: ma nemmeno di calcio e di simpatici fattarelli, perchรฉ ognuno mangia quando gli pare, quando puรฒ, alle due, alle tre, in ordine sparso, e cosรฌ รจ difficile imbastire una qualsivoglia conversazione.
Piรน facile incollarsi alla televisione. Insomma, la pagella รจ uno schifo, il preside ha convocato la famiglia e ora bisogna reagire, bisogna per lo meno scaricare le colpe, alleggerirsi. E cosรฌ scatta la scenata, la vecchia professoressa occhialuta, bruttina, saccente va messa in riga. Il professore pignolo e inflessibile va piegato a piรน miti consigli. Bisogna alzare la voce, gridare che รจ tutto uno schifo, che gli stanno rovinando il figliolo, che ce lโhanno con lui, povera stella, cosรฌ buono, studioso, obbediente, perchรฉ la scuola รจ il regno dellโingiustizia! I genitori avanzano sempre piรน aggressivi, i professori retrocedono sempre piรน spaventati, e il ragazzetto gongola. Chiodo stortissimo, anche stavolta รจ riuscito a sottrarsi alla tenaglia prof-padri.
I genitori sono ancora convinti di avere in casa un piccolo genio, i professori non riescono ad arginare quella mareggiata schiumante di critiche e veleno. Meglio regalargli un sei, a quel ragazzetto sfaticato, meglio non scatenare le furie dellโinconsapevolezza familiare. E peggio per lui, ciuccio patentato: sarร il mondo a legargli al collo una pietra da macina.