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Otto Von D da Otto Von D pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 9:19
Professori e insegnanti: รจ guerra? di Marco Lodoli (da notizie.tiscali.it) A quanto pare la secolare collaborazione tra insegnanti e genitori รจ andata a remengo: si moltiplicano i casi di vibranti proteste, addirittura di minacce o aggressioni che i poveri professori subiscono da madri inferocite e padri furibondi. Nessuno vuole ricevere cattive notizie. Magari i genitori lavorano da sempre dodici ore al giorno, si spaccano la schiena per raccattare un poโ€™ di soldi, e dโ€™improvviso scoprono che il loro figliolo, lโ€™adorato angioletto lasciato solo a se stesso per anni e anni, รจ diventato una capra, risponde male a tutti, salta le lezioni, infila un rosario di tre e di quattro. Eโ€™ una sopresa intollerabile. Di chi รจ la colpa di tale tracollo? Certo non della famiglia, nessun padre laborioso si accollerebbe questa colpa, nessuna madre amorosa puรฒ lasciarsi scaricare addosso unโ€™onta tanto indecente. E forse la societร  la prima responsabile di questi risultati, รจ il mondo intero la causa degli orrendi effetti? Puรฒ darsi, in effetti cโ€™รจ troppo consumismo, lo ripetono tutti e i genitori concordano, il bravo figliolo ha ogni bendidio, tablet, telefonini, vestitini, macchinette, soldini in saccoccia: oppure non li ha, ma li desidera costantemente, giorno e notte, e questo altera i suoi sereni pensieri di adolescente, la carenza destabilizza quanto lโ€™eccesso. Capiscono, i genitori, come no, perรฒ con chi se la potrebbero prendere? Su chi scaricare insoddisfazione, bile, malumore, senso di sconfitta? Dopo tutto anche loro amano le belle macchine, i bei vestiti, le belle vacanze, lโ€™estetista, la boutique, non sono certo dei seguaci di Savonarola, non sono mica dei pauperisti o peggio ancora dei comunisti. A casa libri se ne leggono pochi: anzi, diciamolo francamente: nessuno. A tavola non si parla certo di cultura, politica, arte o religione: ma nemmeno di calcio e di simpatici fattarelli, perchรฉ ognuno mangia quando gli pare, quando puรฒ, alle due, alle tre, in ordine sparso, e cosรฌ รจ difficile imbastire una qualsivoglia conversazione. Piรน facile incollarsi alla televisione. Insomma, la pagella รจ uno schifo, il preside ha convocato la famiglia e ora bisogna reagire, bisogna per lo meno scaricare le colpe, alleggerirsi. E cosรฌ scatta la scenata, la vecchia professoressa occhialuta, bruttina, saccente va messa in riga. Il professore pignolo e inflessibile va piegato a piรน miti consigli. Bisogna alzare la voce, gridare che รจ tutto uno schifo, che gli stanno rovinando il figliolo, che ce lโ€™hanno con lui, povera stella, cosรฌ buono, studioso, obbediente, perchรฉ la scuola รจ il regno dellโ€™ingiustizia! I genitori avanzano sempre piรน aggressivi, i professori retrocedono sempre piรน spaventati, e il ragazzetto gongola. Chiodo stortissimo, anche stavolta รจ riuscito a sottrarsi alla tenaglia prof-padri. I genitori sono ancora convinti di avere in casa un piccolo genio, i professori non riescono ad arginare quella mareggiata schiumante di critiche e veleno. Meglio regalargli un sei, a quel ragazzetto sfaticato, meglio non scatenare le furie dellโ€™inconsapevolezza familiare. E peggio per lui, ciuccio patentato: sarร  il mondo a legargli al collo una pietra da macina.
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