Siamo alle comiche finali con lancio di torte in faccia: nel PD le tessere si vendono un tanto al chilo e i padroni del tesseramento le comprano a borsate per consegnarle a schiere di poveri extracomunitari che, poi, in cambio di un qualche piccolo vantaggio materiale, vanno nelle assemblee e, totalmente ignari delle diatribe congressuali, votano a favore dellโuna o dellโaltra fazione. Da qui la presa di posizione di Cuperlo che incolpa Renzi e parla di code "anomale" ai seggi e di nuove tessere altrettanto anormale e chiede lo stop al tesseramento e il cambio delle regole. E fin qui siamo alla โcronaca neraโ della politica. Non รจ la prima volta, nรฉ il primo partito a cui succede, anche se in passato, i compagni, gloriandosi della loro superioritร morale, bollavano con sdegno il verificarsi di tali fenomeni in capo avverso. Il ridicolo รจ esploso quando i renziani si sono indignati con Cuperlo, sostenendo che non si possono cambiare le regole โdurante la garaโ. E pensare che proprio Renzi, appena ieri, aveva preteso con forza di ribaltare la modalitร di voto al Senato, chiedendo per Berlusconi il voto palese (ad personam) sulla decadenza, stravolgendo, cosรฌ, il regolamento e una prassi consolidata e universalmente praticata nei paesi democratici.