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rhino da rhino pubblicato il 31 Ottobre 2013 alle 16:23
La scuola non รจ solo un luogo di formazione, รจ un luogo di "vita", dove soprattutto nei primi anni dell'esistenza si formano le vie preferenziali neurali e da qui emerge autonomamente l'importanza del lavoro dell'insegnante. La scuola non puรฒ e non deve essere piรน una scuola impostata in un'epoca dove, sulla scia dell'illuminismo, si dava esclusivamente importanza all'apprendimento (peraltro non valutato come una serie di competenze acquisite nel tempo ma come la capacitร  di restituire al docente un "pacchetto" di nozioni incamerate nella memoria a breve termine purchรจ esistenti al momento dell'interrogazione) ma deve allinearsi a tutti gli studi effettuati, sociologigi pedagogici psicologici e nell'ambito delle neuroscienze, dove deventa fondamentale non solo cosa si fa ma come lo si fa...non piรน un travaso di saperi congelato nel momento e destinato a disperdersi nel tempo ma una condivisione sulle tematiche trattate, con ampio spazio al dibattito e soprattutto un'attenta esposizione che preveda la possibilitร  per il discente di aprirsi al pensiero divergente...in poche parole non piรน burattini indottrinati secondo schemi da fabbrica fordista (e allontanati dalla scuola se non si allineano) ma persone capaci di comprendere con occhio critico e aperte ai dubbi, persone capaci di soffermarsi in un pensiero riflessivo e fecondo. Educare non รจ sinonimo di indottrinare, educare รจ aiutare la persona a diventare persona facilitandone l'impresa di estrarre "se stesso" e di divenire Uomo...e per questo sarebbe necessario per gli insegnanti possedere intelligenza ermeneutica, studiare percorsi differenziati da co-costruire con il discente...ma per far questo sono necessari impegno e umiltร  da parte dei professori, disposti a rinunciare alla tanto cara postura piramidale e al "tutti seduti e in silenzio" come unica arma per ottenere attenzione...ma l'interesse si desta, non si impone... La scuola agisce oggi con un'operazione di allontanamento anzichรจ di avvicinamento alla materia dove lo studente vacilla...ovvero invece di attivare processi di interessamento laddove lo studente dimostri disattenzione utilizza antichi strumenti (valutazioni negative, note di discredito, utilizzo come controesempio) per allontanarlo, per indurlo a disertare la materia che finisce per divenirgli estranea sempre piรน... MA UN INSEGNANTE CHE OPERA QUALSIASI FORMA DI VIOLENZA SU UN DISCENTE (VERBALE O FISICA) DONA VOLENTE O NOLENTE UN ESEMPIO NEFASTO AGLI ALTRI STUDENTI PRESENTI, COME SCRIVESSE A CARATTERI INDELEBILI CHE QUEL MODO DI AGIRE E' QUELLO ADATTO ALLE SITUAZIONI CONFLITTUALI!!! Mi dispiace, ma ci sono cose oltre le quali non รจ permesso andare, proprio non si puรฒ... Vorrei anche ricordare che l'unicaforma di valutazione effettiva che il prof ha di se stesso รจ il rendimento della classe, e dovrebbe vivere ogni insufficienza come una sconfitta personale...รจ vero, non รจ un mestiere facile, ma non รจ l'unico mestiere al mondo...inizi la classe insegnanti a riflettere su sรจ stessa...
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