RECLAMO IL DIRITTO DI REPLICA.
Martedi 15 ottobre è apparso sul “Tirreno” un articolo che mi accusa di disfattismo perché a dire del vicesindaco Cosetta Pellegrino, ho dato un giudizio molto duro definendo l’accordo sulla sanità, disatteso. Vorrei ricordare al vicesindaco che non ho mai detto che l’accordo è stato disatteso nella sua totalità com’è stato scritto (ci sono i verbali e la registrazione della videoconferenza), ho solo detto testualmente che da cinque mesi non si dava continuità a quegli strumenti necessari all’adempimento dell’accordo sulla rigenerazione del nostro sistema sanitario.
Precisare che il commento è stato di Semeraro Francesco di ELBA SALUTE e non di Semeraro Francesco dei comitati pro sanità di cui Elba Salute fa parte, significa che la politica ha già separato, di fatto, i comitati buoni da quelli cattivi perché questi ultimi sono fuori dal coro e sempre pronti a informare senza smancerie e buonismi.
Se analizziamo le circostanze, si evince che non è stato il mio giudizio sullo stallo dell’accordo a far scalpore al punto di occupare quasi un’intera pagina di giornale perché se si confrontano il mio articolo con quello che scrive la Vicesindaco, le criticità appaiono le stesse, solo che Lei ci gira intorno in politichese di parte, mentre io le racconto come sono capace e come le ho sentite in tutta la sua completezza (parola per parola) e che sono anche riportate nel cronoprogramma che l’ASL ci ha consegnato. Queste mie criticità corrispondono anche con quelle che i comitati benevoli e non classificati malevoli come ELBA SALUTE, hanno pubblicato lunedì 14 ottobre.
La vera ragione che ha indispettito la politica è che il Semeraro, semplice popolano, ha osato disapprovare che a una Conferenza dei Sindaci così importante la presenza dei primi cittadini era una su otto, tre dei quali rappresentati dai Vicesindaci. Ho solo osservato che se ci fossero stati degli impegni più importanti della Sanità Pubblica, si potevano concertare diversamente le date vuoi per gli ospiti illustri, vuoi per la delicatezza delle risoluzioni sanitarie. NON E’ CHE SIA STATO VOLUTO? La Stampa perché era assente che di solito partecipa?
_ Non si può certo dire che faccio terrorismo informatico quando pubblico che invece di preoccuparsi per porre fine ai continui guasti degli ascensori salvavita, il responsabile di tutta la baracca propone un faraonico raddoppio degli ascensori come se gli Elbani credessero ancora alle coglionate.
_ Non si può certo negare che non c’è un patto per l’Elba.
_ Non si può certo negare che è stato affermato che non si ristruttureranno i locali del Pronto Soccorso per mancanza di fondi (perfino il Sindaco presente era contrariato).
_ Non si può certo negare che la camera calda è caduta nel dimenticatoio e i quattro piloni che dovevano sorreggerla hanno compromesso anche la struttura dell’ascensore esterno fermo da anni. Già, questa è un’altra storia che è bene non ricordare a quei pazienti che malati o con difficoltà motorie, devono trascinarsi per le scale. Via Semeraro, pensa alla grande, fa come tanti altri.
_ Non si possono certo negare le code di parecchi mesi per una semplice visita o un accertamento ecografico o radiologico.
_ Non si può certo negare che la telerefertazione è di là da venire mentre la nostra radiologia collassa.
_ Non si può certo prendere per il naso gli Elbani raccontando loro che gli ortopedici sono due e presto saranno in tre come dice l’accordo, perché o non si dice il vero o non si è letto l’accordo. Gli ortopedici dovrebbero essere 4 come siglato e attualmente in servizio a tempo pieno ce n’è solo uno.
_ Raccontare agli Elbani che la foresteria per i familiari dei ricoverati in continente è in fase di realizzazione, non è corretto ne socialmentene ne politicamente, poiché gli stessi dirigenti dell’ASL hanno escluso la realizzazione per mancanza di fondi. La voce specifica esistente nel cronoprogramma ASL ne è la prova.
Dovevamo insistere per avere quello che ci spetta perché la Regione ha proposto e sottoscritto quel documento. Non dovevamo giustificare il sospensione delle voci ancora da rendere concrete, perchè quel documento siglato nel novembre del 2012 è il nostro patto territoriale.
Francesco Semeraro.