[SIZE=4][COLOR=darkblue]QUALE FUTURO CI ATTENDE? [/COLOR] [/SIZE]
Anche questa ultima estate รจ ormai alle spalle. Inizialmente latrice di ansie e dubbi sembrerebbe, invece, essersi rivelata mediamente sopra le aspettative. Tante le presenze e sorprendentemente, ad onta della crisi, anche quelle italiane non sono mancate. Non sono un esperto del settore e lascio a chi di dovere e competenza lโanalisi delle cause di tale inaspettata fortuna. Mi sento di dire perรฒ che se tanto abbiamo avuto non รจ dovuto a particolari strategie sinergiche di tutto il Territorio, ma perchรฉ lโElba, fra lโaltro, รจ ancora in grado di offrire particolari bellezze ambientali. Un contributo positivo รจ stato sicuramente quello dei trasporti marittimi, ma abbiamo capito che senza un aeroporto i limiti dello sviluppo turistico sono appena dietro lโangolo. Non ostante una flebile rinata speranza non si puรฒ trascurare di prendere seriamente in esame aspetti che interessano lโintera nostra Isola. Le mille carenze, la disorganizzazione dei servizi, la cura dellโambiente, la sottrazione forzosa di elementi importanti e vitali quali il Tribunale, per non parlare dellโOspedale per il quale da semplice cittadino piรน volte ho espresso chiaramente un parere, e tanto tanto altro. Quanto sopra riguarda tutti noi elbani, senza entrare nei particolari problemi dei vari Comuni, perchรฉ รจ sufficiente leggere quanto si pubblica on line e sulla stampa per rendersi conto della notevole entitร dei disagi, non solo strutturali ma anche di normale amministrazione. Ciรฒ detto, mi sembra sia arrivato il momento che lโElba tutta debba fermarsi a riflettere, Dalle Associazioni di Categoria, Piccola Industria, Albergatori, Commercianti, Artigiani, fino ai Partiti, Sindacati e noi stessi semplici cittadini dei vari comuni, tutti dobbiamo guardarci allo specchio. Ma in particolare debbano riflettere coloro che hanno amministrato e anche adesso amministrano la nostra Isola e ancor piรน coloro che giร pensano di candidarsi alle prossime elezioni. Facciano proprio, questi, un nuovo modo di pensare e di essere, un modo di vivere i loro pubblici incarichi posizionandosi in una dimensione laica, estraniandosi da sudditanze ideologiche, ormai fuori corso, politiche e personali, abbiano una visione larga e generale e sopra tutto sinergica con un unico obbiettivo, lโElba. Via il campanilismo che non sia il mantenimento della tradizione e del costume che anzi vanno sostenuti e qualificati. Prendano invece coscienza dei propri poteri Istituzionali e li facciano valere nelle sedi opportune perchรฉ tale sarร il loro mandato. Si domandino di quali idee e progetti intendano dotarsi per proiettare la nostra Isola nei prossimi decenni. Capiscano infine che non รจ piรน possibile vivere alla giornata, che occorrono idee, volontร e capacitร , che non รจ piรน possibile chiudere le stalle quando i buoi sono scappati (vedi Tribunale). In una qualsiasi azienda tanta cecitร si sarebbe risolta con licenziamenti immediati. Ho giร ricordato che in tanti anni lโElba non รจ stata capace di creare un posto di lavoro per i nostri giovani cosรฌ che il settore giovanile oggi desta non poche preoccupazioni. Investire in tal senso non รจ affatto un costo sociale. Se ne prenda atto finalmente e una volta per tutte!. LโElba ha necessitร di idee, sta invecchiando, ma puรฒ affrontare e risolvere la propria crisi a patto che non si nasconda dietro il solito dito, che siamo nel terzo millennio e abbia il coraggio di uscire da un modus vivendi che definirei conservatore per cultura.
Sergio Bicecci 14 ott. 13